Oggi, alle soglie del 2024, era doveroso ritrovarsi qui per dare una risposta a tutti quei cittadini che a partire dal 2016 apposero le proprie firme a favore del mantenimento di adeguati Servizi presso il nostro Ospedale di Recanati; in particolare vanno ricordate, a tal proposito, sia la prima assemblea pubblica che avviò la campagna di raccolta firme per il mantenimento del Punto di Primo Intervento di Recanati, sia lo storico corteo organizzato il 27 maggio 2017. Tali iniziative, organizzate in collaborazione sia dello storico Comitato a Difesa dell’Ospedale Santa Lucia che del nostro Comitato a Difesa del Punto di Primo Intervento di Recanati, avevano avuto una nutrita partecipazione di tutti i cittadini di Recanati e comuni limitrofi, anche con la partecipazione attiva di tutti quei politici che oggi governano da circa tre anni la nostra Regione.
Va ricordato che al nostro Ospedale di Recanati sin dal 1995, su decisione delle giunte regionali, stati tolti moltissimi servizi che non sono stati mai più reinseriti, ricordiamo in particolare il “Punto Nascite” (che era stato un vero fiore all’occhiello della nostra realtà con riconoscimento nazionale).
All’epoca, dopo la chiusura di reparti e di servizi nel corso degli anni erano venuti meno anche le figure dei primariati (molto importanti per un ospedale); dall’anno 2013, infatti, si è operando per tenere a Recanati solo prestazioni di chirurgia ambulatoriale (Day Surgery e Week Surgery), con degenza inferiore ai 5 giorni, spostando di fatto numerosi servizi di chirurgia in altri ospedali della Provincia. Questo fatto però, pur se ha assicura ai pazienti la persistenza di una attività sanitaria concreta sul territorio, ha dimostra anche un chiaro indirizzo politico sanitario verso il drastico depotenziamento della chirurgia, e quindi dell’intero Ospedale di Recanati. Tale decisione di depotenziare la struttura è, peraltro, iniziata molto tempo fa dalla vecchia amministrazione regionale guidata dalle forze di Centro Sinistra e non si inserisce in un contesto strategico, ma è riconducibile a logiche solamente politiche. A nostro avviso una scellerata scelta che ha dimostrato tutta la propria fragilità strategica soprattutto durante e dopo questi ultimi anni di Pandemia COVID. A fronte di questi continui depotenziamenti da parte dell’amministrazione sanitaria regionale sono così nati, qui a Recanati, Comitati di cittadini a sostegno del nostro Ospedale; essi hanno dato voce a quel grave disagio che tutti i residenti nei nostri territori soffrono a causa della politica sanitaria attuata nel nostro territorio e che, pertanto, hanno il diritto di sapere cosa è stato deciso dai vertici dell’amministrazione sanitaria Regionale per l’Ospedale.
Sono, ormai, passati tre anni da quando una nuova giunta si è insediata nella nostra Regione; va ricordato, a tal proposito, che molti di questi rappresentanti politici erano praticamente affianco a tutti quei cittadini che lottavano per il mantenimento del nostro Ospedale e del nostro Punto di Primo Intervento. Ciononostante osserviamo, con delusione, la mancanza di un concreto impegno per il mantenimento delle loro promesse elettorali inerenti il del nostro territorio; nonostante delle verbali rassicurazioni vediamo, comunque, un progressivo percorso di ulteriori tagli rilevanti della funzionalità sanitaria del nostro Ospedale con grave rammarico residenti che vivono in questi territori. Un rammarico e una delusione che purtroppo sta anche determinando in molti una deleteria “rassegnazione”. Alla luce di tutto ciò, è giunto il momento di iniziare un nuovo percorso in cui i semplici cittadini e gli amministratori pubblici del nostro territorio riscrivano gli obiettivi e il futuro di un Ospedale che, seppur di periferia, possiede un bacino d’utenza di oltre 70 mila persone e che aumenta in maniera esponenziale durante i mesi estivi (per la presenza in molti Comuni a vocazione turistica di numerosi turisti italiani e stranieri). Si ricorda a tal proposito che il Punto di Primo Intervento di Recanati ha effettuato nel 2023 fino ad oggi oltre 7000 interventi tra i vari codici di urgenza oltre a tutte le uscite effettuate dall’ambulanza del 118. Le continue rassicurazioni per il nostro Ospedale non sono più sufficienti. Il comitato per la difesa del Punto di Primo intervento dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati Inizierà con delle iniziative che coinvolgeranno tutte la cittadinanza per far sì che possano essere riprese le attività sospese ed eliminate dal nostro Ospedale
Non dobbiamo dimenticare che il nostro Ospedale “Santa Lucia” ha sempre storicamente svolto un ruolo strategico e di riferimento per tutto il territorio compreso fra i fiumi Potenza e Musone; infatti ha ancor oggi conservato il suo prestigio di Città all’interno di un vasto territorio e mantenuto servizi di importanza sovracomunale, soprattutto negli ultimi anni in cui ha rafforzato la propria autorevolezza in ambito nazionale e internazionale. Il nostro ospedale poteva, peraltro, vantare eccellenze e figure professionali di alto livello, cosa che purtroppo oggi è solo un lontano ricordo.
Pertanto, per il nostro nosocomio è sempre più impellente la richiesta del mantenimento dei servizi essenziali e di adeguati reparti di degenza, senza riduzione di posti letto, nonché il potenziamento di attività di primaria importanza e di qualificazione dell’Ospedale, come il Punto di Primo Intervento, l’attività ambulatoriale, le attività di Day Hospital, Day Surgery e gli interventi a bassa complessità chirurgica (BIC), il servizio di radiologia con il suo punto prelievi.
Non è così possibile immaginare un “Punto di Primo Intervento” senza l’ausilio di adeguato e dedicato personale medico ed infermieristico.
La carenza di personale che purtroppo è attualmente in atto sta determinando non pochi disagi alla popolazione (due soli medici strutturati si stanno alternando nella gestione sia delle cure intermedie, sia al Punto di Primo Intervento); peraltro detta situazione non migliorerebbe affatto con l’avvio del nuovo previsto “Posto di Accoglienza Territoriale”, nel quale la figura centrale sarebbe solo l’infermiere senza la presenza di medici dedicati, ma con la sola collaborazione della disponibilità di Medici di famiglia già oberati da più funzioni (“Convenzione ambulatoriale con orario adeguato, Ospedale di comunità e Posto di accoglienza Territoriale” così come previsto dalla determina regionale del 15/11/2017).
E’ quindi fondamentale garantire realtà comunale i suddetti servizi necessari per la salute dei nostri cittadini ed, in ogni caso, sull’Ospedale va ricercata la massima unione per perseguire obiettivi comuni”.
Il mantenimento di un vero Ospedale a Recanati è infatti di fondamentale importanza per un territorio particolarmente vasto quale è il nostro, in considerazione del particolare profilo geomorfologico e della conseguente grave difficoltà nei trasporti che condiziona in modo evidente il livello di accessibilità ai servizi sanitari. Ciò è fondamentale per limitare il più possibile i disagi derivanti dal recarsi per ogni necessità medica presso altri ospedali posti assai fuori dal circondario di Recanati e pertanto difficilmente raggiungibili. Si ricorda inoltre che la presenza di varie zone montane e le notevoli distanze di queste dal capoluogo di Provincia (Macerata), tendono a rallentale i servizi di Emergenza Territoriale e quindi vanificare il necessario immediato soccorso.
Si devono garantire in modo efficiente e funzionale le attività di base quali le emergenze non complesse anche nei Punti di Primo intervento con la possibilità di avvio almeno delle iniziali e fondamentali procedure diagnostiche; proprio a tale scopo è fondamentale il potenziamento sia del personale (medici e infermieri in numero utile e dedicati a teli strutture), sia di interventi di tipo strutturale (attrezzature utile ad un primo orientamento diagnostico con tecnici adeguati).
Cercando di essere pratici nell’analizzare una ipotetica strategia operativa territoriale dobbiamo ricordare ai nostri amministratori regionale che le caratteristiche strutturali della nostra Regione Marche sono particolari e pertanto gli “Pronto Soccorso Ospedalieri” sono logisticamente difficilmente raggiungibili da tutta la popolazione e pertanto è fondamentale individuare e mantenere strutture intermedie di intervento sanitario sul territorio. Il Punto di Primo intervento di Recanati potrebbe assicurare tale funzione raccogliendo (così come storicamente avvenuto anche in passato) una larghissima utenza dei territori limitrofi; però, affinché ciò accada, è necessario che abbia un personale sanitario esclusivo e dedicato e che abbia anche la presenza di servizi ambulatoriali, diagnostici e di ricovero nella struttura ospedaliera in cui risiede. Ciò, purtroppo, non accade nell’attuale “Santa Lucia” di Recanati; eppure tutte queste cose erano state anche oggetto di approfondite valutazioni durante i molteplici incontri colloquiali con diversi attuali amministratori regionali. Cosa è successo? Questione di memoria o che altro? Attualmente nel nostro Ospedale vediamo soltanto: attività ambulatoriali multiple a singhiozzo con chiusura parziale della Terapia de Dolore, nonché della Dialisi e della Diabetologia; asporto di medici verso altri nosocomi come se il nostro fosse un solo una dispensa da cui attingere al bisogno; attrezzature diagnostiche obsolete che spesso si rompono che vengono riparate con eccessivi ritardi; attività di piccola chirurgia in Day Hospital che non sempre vengono assicurate; minacce di chiusura del Punto di Primo Intervento all’insorgere di una eventuale malattia degli operatori sanitari. Questo iter operativo politico-sanitario non lo riteniamo decoroso per la nostra Città e per i cittadini del territorio in cui viviamo.
Pertanto non ci accontentiamo più di “promesse” ma vogliamo concrete risposte alle necessità sanitarie per il nostro territorio con: una formalizzazione pratica del Punto di Primo Intervento di Recanati con personale esclusivo e dedicato, nonché il riavvio completo delle necessarie attività diagnostico-cliniche e di ricovero.
18 commenti
opinione personale… alla prossima tornata elettorale regionale…quindi fra poco…io credo sia il caso di chiedere delle proposte scritte a chi verrà a chiedere la nostra fiducia ….. ho 48 anni e sono stanco di proposte pre elettorali e fatti post.
Giusto Dott.Buccetti organizziamola e facciamola il prima possibile, questa è
protesta sensata, no quella insensata del Liceo classico intrapresa da una certa sinistra locale, quando si toccano i loro interessi c’è da protestare vogliono adesioni e partecipazione totale di massa, ma per il nostro ospedale non hanno mai fatto niente, in passato, consenzienti quando vi erano i loro amici e compagni in Regione, hanno permesso di depotenziarlo.
Proprio per questo snobberò e non aderirò mai alle loro battaglie per salvare il Liceo.
Potresti invece saggiamente aderire ad entrambe le battaglie.
Lei con i suoi compagni non avete mai mai aderito quando si protestava contro il depotenziamento dell’ospedale recanatese,
addirittura avete sembre snobbato chi protestava quando i vostri compagni di regione prendevano questa irrevocabile decisione,
ora aderite volentieri alla difesa ospedale, già solo perchè in regione ora non ci sono più i compagni a comandare vero?
Lasci perdere e la smetta con queste sue stucchevoli insagge raccomandazioni.
Ho interesse per l’ospedale ma me ne frego del Liceo!
E che palle con sta sx e dx! La scuola e l’ospedale non ha colore.
E che palle con sto Liceo di Recanati.
Nelle amministrative del 2009 la Sinistra ha vinto e il loro sindaco Fiordomo ha formato una giunta con l’UDC ,di Marconi e Grufi , Marinelli è stato parte attiva di quella vittoria e di quella giunta , la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza hanno ubbidito in silenzio alle decisioni del governo regionale guidato dalla sinistra che ha decretato la fine dell’ospedale di Recanati . La responsabilità è dunque anche dei tanti Marinelli e Fiordomo
Si presentarono come il nuovo corso per il rinnovamento.
IL risultato è stato il Disastro su tutto il fronte .
È ora….passata!
Mi dispiace che se ne freghi del Liceo. È un vero peccato che tanta passione civica vada sprecata.
A me è dispiaciuto tanto che in passato lei e
compagni locali di partito ve ne siete fregati altamente del depotenziamento dell’ospedale recanatese, quando comandavano i vostri compagni di regione! Pensi un po’…
Anche quella fu tanta passione civica sprecata.
… la tua è solo propaganda ad hoc, caro ex (e tale resterai!!!) Sino ad oggi che hai fatto per Recanati!?!? Solamente spalleggiata, riverita e corteggiata la maggioranza!!!
Un disastro su tutti i fronti a me non è sembrato caro Ugo, al contrario. Se c’è reale volontà di cambiamento tra i cittadini recanatesi questo lo vedremo fra poco più di sei mesi. L’attesa non sarà ancora tanto lunga. Nel frattempo però ci sono delle questioni importanti in corso come l’Ospedale(da quando è cambiata giunta regionale ho visto solo peggioramenti) e poi il Liceo Classico nei confronti del quale non si accende l’interesse necessario a tutelare e pensare che in questo caso le pretese e la prospettiva appaiono alquanto più realistiche.
Altra occasione la tua per propaganda elettorale!!!??? I recanatesi non sono sciocchi…
Zotici e Villani.
Ancora Marinelli………
vorremmo potremmo dovremmo