Aumentano gli occupati e crollano i disoccupati. Addirittura sono quasi dimezzati i marchigiani in cerca del primo impiego. Inoltre più di 7 mila marchigiani che non erano disponibili a lavorare o avevano smesso di cercare un’occupazione, si sono rimessi in gioco e sono andati ad infoltire la forza lavoro della regione. Dal mercato del lavoro marchigiano arrivano buone notizie. Unico neo il fatto che continuino a diminuire gli occupati indipendenti (artigiani, imprenditori, lavoratori autonomi, partite Iva) che nel terzo trimestre del 2023 sono 12.428 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Complessivamente gli occupati aumentano di 20.182 unità, pari al 3,2 per cento di cui 11.172 donne e 9.010 uomini. I disoccupati sono 11.757 in meno (-25,5 per cento) e passano da 46.036 a 34.279. I disoccupati senza precedenti esperienze lavorative crollano da 9.975 a 5.636 (-4.339 pari al 43,5 per cento). A trovare il primo lavoro della loro vita sono stati soprattutto uomini (3.421 pari al 64,8 per cento) mentre le donne sono state 918 pari al 19,6 per cento.
“A trainare con forza la crescita occupazionale” commentano i segretari di Cna Marche Moreno Bordoni e di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni “sono il terziario e le costruzioni. Gli occupati nei servizi alla persona e alle imprese aumentano di 10.243 unità mentre le costruzioni vedono una crescita di 8.316 addetti, pari al 25,1 per cento della forza lavoro complessiva nel settore. Tornano a crescere anche gli occupati in agricoltura (+3.832) mentre il manifatturiero perde 2.211 addetti.”
Se il mercato del lavoro marchigiano nel 2023 continua a tirare, sul futuro si addensa qualche nuvola.
“La fine o il ridimensionamento dei bonus in edilizia” sostengono Gasparoni e Bordoni “rischia di portare ad una serie di licenziamenti in un comparto, quello delle costruzioni, estremamente volatile. Situazione aggravata dal rincaro delle materie prime. Preoccupa anche il calo degli occupati indipendenti a cui si lega anche la diminuzione dei dipendenti nel manifatturiero. In quest’ultimo caso il calo è dovuto soprattutto alle difficoltà del sistema moda, legate alla guerra in Ucraina ed alle sanzioni alla Russia. Pesano anche l’elevato costo del denaro e delle materie prime. Servono politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese che nelle Marche rappresentano il 92 per cento del sistema produttivo”.
Istat – L’occupazione nelle Marche – le dinamiche TENDENZIALI (variazioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente)
TRIMESTRE | 2022 III | 2023 III | var. ass | var.% |
Forza lavoro | 684.929 | 693.354 | 8.425 | 1,2 |
di cui uomini | 374.471 | 378.667 | 4.196 | 1,1 |
di cui donne | 310.458 | 314.687 | 4.229 | 1,4 |
Occupati | 638.893 | 659.075 | 20.182 | 3,2 |
di cui uomini | 353.904 | 362.914 | 9.010 | 2,5 |
di cui donne | 284.989 | 296.161 | 11.172 | 3,9 |
Disoccupati | 46.036 | 34.279 | -11.757 | -25,5 |
di cui uomini | 20.567 | 15.753 | -4.814 | -23,4 |
di cui donne | 25.469 | 18.526 | -6.943 | -27,3 |
Disoccupati senza precedenti esperienze | 9.975 | 5.636 | -4.339 | -43,5 |
di cui uomini | 5.283 | 1.862 | -3.421 | -64,8 |
di cui donne | 4.692 | 3.774 | -918 | -19,6 |
“Non cercano e non sono disponibili a lavorare” | 227.058 | 220.023 | -7.035 | -3,1 |
di cui uomini | 92.640 | 88.803 | -3.837 | -4,1 |
di cui donne | 134.418 | 131.220 | -3.198 | -2,4 |
Forze di lavoro potenziali * | 32.617 | 30.064 | -2.553 | -7,8 |
di cui uomini | 9.736 | 11.297 | 1.561 | 16,0 |
di cui donne | 22.881 | 18.767 | -4.114 | -18,0 |
2022 III | 2023 III | var. punti % | ||
tasso di attività | 71,9 | 72,7 | 0,8 | |
tasso di occupazione 15-64 anni | 66,9 | 69,0 | 2,1 | |
tasso disoccupazione | 6,8 | 5,0 | -1,8 |
Fonte: elaborazione Cna Confartigianato su dati Istat
* le Forze di lavoro potenziali rappresentano la somma degli individui che non cercano attivamente un lavoro, ma sono disponibili a lavorare, con le persone che cercano lavoro ma non sono subito disponibili.
Istat – Alcune caratteristiche degli occupati | 2022 III | 2023 III | var. ass. | var.% |
occupati agricoltura | 20.083 | 23.915 | 3.832 | 19,1 |
occupati industria | 210.443 | 216.548 | 6.105 | 2,9 |
di cui industria in senso stretto (manifatture) | 177.282 | 175.071 | -2.211 | -1,2 |
di cui costruzioni | 33.161 | 41.477 | 8.316 | 25,1 |
occupati servizi | 408.368 | 418.611 | 10.243 | 2,5 |
di cui commercio alberghi e ristoranti | 131.320 | 132.786 | 1.466 | 1,1 |
Totale | 638.894 | 659.075 | 20.181 | 3,2 |
2022 III | 2021 III | var. ass. | var.% | |
occupati dipendenti | 486.775 | 519.385 | 32.610 | 6,7 |
occupati indipendenti | 152.118 | 139.690 | -12.428 | -8,2 |
Fonte: elaborazione Cna Confartigianato su dati Istat
14 commenti
quanti di questi nuovi occupatis sono a tempo indeterminato? la piaga vera è il precariato,cioè l’incertezza del futuro,in particolare il pensionamento a prescindere dai problemi dell’età.
Come il tuo.
non perdere ancora tempo per curarti seriamente.
È bello vedere che accusi i colpi. Non riesci a nasconderlo.
Questo parla di precariato dopo che ha appoggiato tutte le riforme dei precedenti governi di sinistra in qualità di sindacalista a partite dall’ art 18.
penseresti diversamene se ti risultasse che ho cessato il mio impegno nel sindacato nel 1985,e da allora molta acqua è passata sotto i ponti.Lo smantellamento del sindacato non l’ho mai condiviso,anche se il suo ruolo avrebbe dovuto adeguarsi ai tanti cambiamenti,ma sempre a difesa dei lavoratori.Ad indebolire il sindacato ha concorso molto la nascita di sindacatini sorti sulla spinta del populismo,che ha chiare radici politiche.Ma ormai i danni sono fatti e ricostruire sarà molto faticoso,anche per il motivo che,come questo caso conferma,siamo incapaci di dialogare costruttivamente.
E continua a ribattere! Piu ribatte piu si scoprono le verita sul passato e sui danni e sulle malefatte del suo sindacato e del suo idolo scappato in Tunisia.
questa emittente che ti ospita è nata come RADIO L agli inizi degli anni 70 grazie al finanziamento operato dal sindacato provinciale dei lavoratori bancari del quale ero responsabile.Annoveri anche questo precedente tra i danni fatti dal sindacalismo ed il socialismo?Avevo approntato una ricostruzione più articolata ma la pubblicazione è stata impedita da un plugin dell’emittente.
Vedi male. Giannibi. Tu …non meriti.
Radio Erre è nata dopo che Radio Recanati aveva deciso di unirsi con adio L di Loreto. Quindi questa emittente non ha nulla a che vedere con la gestione di Radio Recanati nè ha mai usufruito del finanziamento del sindacato provinciale dei lavoratori bancari. Radio Erre non ha mai contributo nessun contributo ma è nata con la sottoscrizione di due special crediti pagati nel corso degli anni dai soci stessi.
pure BUGIARDO! Millanti addirittura un finanziamento del tuo patronato craxiano alla radio. RADIOERRE TI HA SMENTITO. E non dovrebbe più ospitare i BUGIARDI.
a 19 dicembre 2023 alle 20,59
occorre mettersi in rispettoso ascolto quando parla Norberto Bobbio,anche se si presenta dietro la maschera comica dell’anonimato.