Gentili concittadine e concittadine,
vi informiamo che lo scorso giovedì 30 novembre si è tenuta la riunione dell’Assemblea Territoriale Ambiente Provinciale (ATA 3) avente all’ordine del giorno la questione dello smaltimento rifiuti nella nostra provincia.
Come ormai noto, la discarica di Cingoli, dove venivano conferiti i nostri rifiuti, ha raggiunto il limite massimo di capienza.
In questi ultimi 10 anni, nel governo provinciale ha regnato in materia un immobilismo totale del quale ora pagheremo tutti le negative conseguenze. Non avere superato in questo lasso di tempo le problematiche relative all’individuazione di altro sito idoneo alla raccolta rifiuti e non avere contemplato la possibilità di smaltirli con altre note modalità costringerà il distretto provinciale di cui facciamo parte a smaltire, nel 2024 e nel 2025, in discariche situate in altre provincie, con una conseguente lievitazione dei costi.
Al momento si parla di un doppio aumento percentuale pari al 9% nell’anno 2024 e ulteriore aumento del 9% per l’anno successivo.
Questo comporterà dunque un sacrificio che, a causa di una cecità politica alimentata da continui rinvii sulle decisioni da prendere, ricadrà sulle tasche dei cittadini che vedranno la TARI aumentare in modo cospicuo nei prossimi 24 mesi.
Nel frattempo si spera che l’intero consesso ATA3 abbia la capacità di affrontare e risolvere un problema che sta diventando atavico con soluzioni che prevedano misure di celere realizzazione e che possano consentire un ritorno a tariffe meno esose per l’intera cittadinanza.
L’immobilismo in materia ha già prodotto troppi danni ed è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
1 commento
Dato che nell’articolo non si parla di aumenti dovuti alla costruzione di un nuovo sito, vorrei capire perché smaltire in un’altra provincia comporta un aumento del 18% in 2 anni.
Qualcuno sa rispondere?