Nella serata di martedì 21, a Osimo, nella Chiesa Concattedrale di San Leopardo, Don Dino Cecconi ha celebrato la Santa Messa per la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona e protettrice dei Carabinieri.
È stata celebrata anche la Giornata dell’orfano e ricordato l’82° anniversario della battaglia di Culqualber, nel corso della quale, il 21 novembre 1941, il 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Una pagina epica della storia dell’Arma, uno dei tanti momenti in cui i Carabinieri, ricevuto l’ordine di difendere ad oltranza quel caposaldo, hanno obbedito, dando testimonianza di “fedeltà sino alla morte”, come recita uno dei passi più belli della Preghiera del Carabiniere.
Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare ed è proprio il 21 novembre che i Carabinieri, in servizio ed in congedo, celebrano la Celeste Patrona, data scelta da Sua Santità Pio XII, nel 1949.
Alla celebrazione, organizzata dalla locale Compagnia e dalla Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Osimo, presieduta dal Lgt. Enzo D’Ignazio, erano presenti, oltre al Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, anche i Primi Cittadini di Camerano e Sirolo, il Vice Sindaco di Offagna e i rappresentanti dei comuni, in tutto 10, costituenti il territorio della Compagnia di Osimo.
Presenti anche il Dirigente del locale Commissariato di P.S., il Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Osimo e una rappresentanza dei Vigili del Fuoco del locale Distaccamento.
A stringersi intorno alla Celeste Patrona sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo e delle 8 Stazioni dipendenti, nonché i rappresentati delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Castelfidardo, Filottrano, Loreto, e Riviera del Conero.
Dopo il ricordo dell’epico fatto d’armi e la lettura della Preghiera del Carabiniere, non è mancato un pensiero alle mogli e ai figli dei tanti Carabinieri che non sono più tra noi e un ringraziamento alle Autorità civili e militari intervenute, alle associazioni combattentistiche e d’arma e ai tanti amici dell’Arma che hanno voluto essere presenti.