“Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, questo è l’obiettivo fissato dal PNRR e dalla Regione Marche ed è da qui che si sviluppa la visita guidata – svolta quest’oggi presso il Giardino Storico Orto sul Colle dell’Infinito di Recanati (MC) – in riferimento al corso di formazione gratuito gestito dall’Ente di Formazione L.A.C.A.M. di Matelica (MC): “Giardiniere d’Arte per giardini e parchi storici”. Il corso finanziato tramite il NextGenerationEU, della durata di 600 ore, rivolto a soggetti disoccupati, inoccupati e occupati, ha l’obiettivo di creare occupazione qualificata e assicurare ai giardini storici e di interesse culturale un adeguato livello di cura e manutenzione, anche in vista della loro crescente fruizione turistica.
Anche noto come Orto delle Monache, a pochi passi dalla casa natale di Giacomo Leopardi a Recanati, sorge l’Orto dell’antico Monastero di S. Stefano, ove il poeta marchigiano ambientò la celebre poesia L’infinito. È affidato al FAI (Fondo Ambiente Italiano), l’obiettivo di valorizzazione culturale e la gestione di quella porzione del Colle, conosciuta come Orto delle Monache o Orto sul Colle dell’Infinito appunto. Questo è uno spazio chiuso da un muro perimetrale costituito dalla cinta muraria di Recanati, è situato in una location particolare, isolata ed incastonata nel centro storico ma in posizione soprelevata e si presenta come un giardino pensile esclusivo, un balcone affacciato sul vastissimo panorama delle colline marchigiane fra i monti e il mare. Il FAI Fondo Ambiente Italiano ha puntato su un intervento di valorizzazione che mettesse in relazione i due aspetti del luogo: quello paesaggistico, naturalistico e quello storico e culturale. Il tour guidato, svolto dagli allievi del corso, ha visto concretizzarsi una esperienza culturale di tipo multimediale che si muove nelle sale adibite alla proiezione video e si conclude in una ‘immersione’ nello splendido Orto di leopardiana memoria, con le sue molteplici varietà naturali, arboree e floreali.
Accompagnati dal botanico Fulvio Ventrone, dalla Presidente dell’ente di formazione L.A.C.A.M. Ivana Marchegiani, dal tutor didattico Gian Marco Paparelli e dagli operatori del FAI; gli allievi del corso “Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici” – gestito dall’ente di formazione L.A.C.A.M. – hanno potuto conoscere questo luogo più unico che raro. Il Giardiniere d’arte realizza interventi di restauro, conservazione, manutenzione e gestione dei giardini e parchi storici nell’ambito del verde pubblico e privato, rispettando le forme originarie del giardino, valorizzando le peculiarità storiche, di cultura materiale, architettoniche, ambientali e paesaggistiche.
Partner di L.A.C.A.M., in questo progetto, l’Università degli Studi di Camerino che ha messo a disposizione oltre al proprio know-how scientifico, anche il proprio Orto Botanico, anch’esso Giardino Storico ed oggetto di studio da parte degli allievi del corso.