Più società conferiscono i propri asset per addivenire ad una società più grande in grado di poter concorrere alle gare per le reti elettriche.
Tecnicamente definita di Business Combination, che consente alla Dea Distribuzione Elettrica Adriatica SpA di procedere ad un aumento di capitale per creare una società più grande con la Amaie del Comune di Sanremo.
“Abbiamo la possibilità di concorrere con maggiori potenzialità – ha detto l’amministratore delegato di Astea Fabio Marchetti – alle sfide del futuro, le quali prevedono degli standard minimi sotto i quali le piccole società del settore non potranno partecipare alle procedure pubbliche per rinnovare le concessioni e, quindi, costruirsi un futuro. Siamo ovviamente soddisfatti di mettere al sicuro e valorizzare con queste operazioni gli asset di DEA”.
Il settore della distribuzione di energia è fortemente concentrato, con appena 11 operatori che superano i 100.000 punti prelievo (i Pod), mentre tutti gli altri sono ampiamente sotto. Dea e Zecca (la società con la quale DEA ha realizzato la prima operazione di Business Combination) ne hanno 50.500. La disciplina regolatoria recentemente modificata e le disposizioni di Arera prevedono che la soglia dei 100.000 Pod è requisito per partecipare alle gare per la futura assegnazione delle concessioni di distribuzione di energia elettrica nei vari ambiti territoriali, che verranno individuati alla scadenza delle attuali concessioni, il 31 dicembre 2030, ma la soglia dovrà essere comunque raggiunta entro il 2025.