Ricorre oggi il primo anniversario della morte del recanatese Marco Simonacci, ex primario del reparto di dermatologia dell’ospedale di Macerata. Come si ricorderà il professionista, 69 anni, era a Langa de Duero, una riserva di caccia che si trova in Spagna. Si trovava lì con un gruppo di amici, come era solito fare, per una battuta di caccia. Qui, in un momento di pausa, seduto su un prato davanti ad un fiume, improvvisamente si è accasciato a terra colpito da arresto cardio-circolatorio.
I suoi familiari ieri erano là, i figli Francesco e Simone e la moglie Francesca, per ricordare il loro caro. “Abbiamo accompagnato nostra madre a scoprire i luoghi in cui nostro padre Marco ha trascorso gli ultimi giorni, scrive Simone. Il sindaco, il parroco, la comunità e gli amici del piccolo borgo spagnolo ci hanno accolti con calore ed affetto e di questo siamo loro davvero grati. È stata organizzata una messa per ricordarlo ed è stato molto commovente. C’è un legame forte che unisce questo luogo bellissimo ad alcune famiglie recanatesi, tra cui la nostra: un legame antico di amore e amicizia. Per noi sarà un legame indelebile perché da questo angolo di mondo, che conobbe nostro bisnonno Abele, Marco è salito in cielo”.
Come si ricorderà, infatti, a Langa de Duero in Spagna si trova una riserva di caccia, vicino al comune di Aranda de Duero situato nella comunità autonoma di Castiglia e León, da tempo utilizzata da un gruppo di recanatesi, fra cui, appunto, lo stesso Simonacci, che ne ha ottenuto molti anni fa la concessione dal Governo spagnolo.
Anche a Recanati il professionista sarà ricordato oggi con la celebrazione di una Messa alle ore 18:30 nella Chiesa di Montemorello, di fronte casa Leopardi.