Sara Nucci (1980) compie gli studi superiori legati al settore tessile e moda che le hanno permesso di scoprire una notevole abilità nella raffigurazione pittorica di eleganti figurini di donna. Sono poi trascorsi molti anni prima che si dedicasse completamente all’arte e che gli schizzi su carta prendessero vita sulla tela. È stato necessario rompere la routine di un lavoro stabile, ma inappagante; affrontare lotte, sofferenze e ribellioni interiori per ritrovare se stessa e inseguire la propria passione artistica e il proprio animo.
Attraverso sperimentazioni e studi continui, Sara ha esplorato diversi stili: dagli esordi con il materico, l’astratto e la fluid painting, all’arte figurativa, influenzata dagli scatti di Steve Mccurry, dai personaggi di Fabrizio De André e dalle pagine dei romanzi, che quotidianamente la accompagnano. La fascinazione di suoni, immagini e parole hanno data vita al volti rappresentati nelle tele, che sembrano sollecitare l’osservatore a uno sguardo più attento e profondo, alla ricerca della propria storia o di una storia immaginata.
Sara si definisce un’artista fluids, in evoluzione, con la convinzione che l’arte può curare, unire e non dividere; aprire porte e spalancare occhi. E costantemente alla riscoperta del complesso mondo femminile attraverso ritratti, visi e sguardi, che evoca sulla tela con la laboriosa tecnica di acrilico su carta intelata.
Con questa installazione l’artista invita a lasciarsi catturare dalle storie che gli sguardi nella tela suggeriscono, attraverso quel denso spazio invisibile tra l’immagine e le parole.
La mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre 2023.