Si è svolto ieri mattina per direttissima l’udienza di convalida dell’arresto del giovane, un 21enne tunisino, che giovedì scorso aveva aggredito i carabinieri, davanti al Liceo Scientifico di Recanati, in via Aldo Moro, dopo che, insieme alla madre, aveva cercato di fermare la macchina dove gli assistenti sociali avevano fatto salire la sorella minorenne. Il giovane era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni in quanto il carabiniere che aveva colpito e fatto cadere aveva riportato 10 giorni di prognosi. Lui si è scusato di come si era comportato e la pena inflitta è stato di un anno convertita in una sanzione di 3.600 euro.
Come si ricorderà il giovane insieme alla madre si trovava davanti alla scuola dove si era rifugiata la sorella minorenne di 16 anni che il giorno prima era fuggita da casa dopo un litigio con la madre. La ragazza era arrivata a Recanati dove aveva dormito in un parco e poi, con le amiche si era rifugiata nel liceo per cercare aiuto da alcuni giovani che le infastidivano. Nel frattempo alla scuola erano arrivati anche il fratello della minore e la mamma, ma la ragazzina ha rifiutato di tornare in famiglia e da qui la decisione degli assistenti sociali, nel frattempo intervenuti, di accompagnarla temporaneamente in una comunità. Una scelta non gradita né dalla madre né dal fratello e, vista la loro reazione, sono stati avvisati anche i Carabinieri. Uno dei militari è intervenuto per allontanare la mamma, ma è stato aggredito dal fratello della giovane: nel parapiglia la donna ha cercato di liberare il figlio.
Alla fine la donna era stata denunciata e il figlio arrestato. Ora il 21enne è tornato libero.
2 commenti
espulsione. fuori daii coglioni. per il bene della povera ragazza.
ma no, lo terremo qui a sussidi, islam e tessera del PD.
… e se fossero restati “a casa” loro?