E’ l’ormai ben nota e lunga vicenda relativa all’individuazione del nuovo sito di discarica provinciale. Ricapitolando, a giugno 2020 l’ATA3 Macerata emetteva le due Delibere a firma del Presidente Antonio Pettinari nelle quali venivano individuate 70 potenziali aree da adibire a discarica provinciale, tra cui ben 18 presenti nei Comuni di Montefano e Recanati.
A seguito di ciò, il Comitato No Discarica Territorio Montefano-Recanati, costituitosi circa un mese dopo, avviava un’importante battaglia legale. Basti pensare che il primo ricorso presentato al TAR Marche contro questa scellerata decisione, venne redatto e firmato da un team di illustri avvocati dello studio Grimaldi, coordinati dal prof. Avv. Bernardo Giorgio Mattarella. Parallelamente a questa attività il Comitato avviava anche un’attenta analisi della documentazione tecnica utilizzata dall’Ente per verificare la correttezza o meno dell’iter seguito ma, a seguito della richiesta all’ATA3 Macerata della documentazione a supporto delle Delibere, si vedeva costretto a rivolgersi nuovamente alla Studio Grimaldi di Roma per produrre un altro ricorso a causa del diniego da parte dell’Ente di alcuni documenti richiesti.
Per la cronaca e per la giusta soddisfazione di coloro che hanno investito parecchi denari per il pagamento delle parcelle dei legali: tale ricorso è stato vinto e a seguito di ciò l’ATA3 di Macerata si è vista costretta a consegnare i documenti. A fine 2021, nonostante i ricorsi del Comitato, a cui si sono aggiunti quelli del Comune di Recanati e del Comune di Montefano, a sfregio delle innumerevoli oggettive peculiarità dei nostri territori, l’ATA 3 di Macerata ha adottato il Piano d’ambito mantenendo i 18 siti nei comuni di Recanati e Montefano, trasferendolo comunque alla Regione Marche per il controllo di congruità con il Piano Regionale Gestione Rifiuti.
A seguito di tutto ciò, il Comitato si è visto nuovamente costretto a rivolgersi ai suoi numerosi sostenitori (giunti nel frattempo ad oltre 3.000) per chiedere un ulteriore contributo economico finalizzato alla presentazione di un nuovo ricorso al TAR. A marzo 2023 l’ATA3 Macerata, recependo le indicazioni formali espresse dalla Regione, ha deliberato l’approvazione di tali modifiche rendendo necessaria la prosecuzione della battaglia legale con conseguente presentazione del quarto ricorso al TAR Marche a inizio luglio. Questa volta i legali del Comitato oltre a contestare l’intero iter amministrativo intrapreso, si riservano successive istanze risarcitorie nei confronti di Enti e loro amministratori coinvolti in questa oscura e pertanto incomprensibile vicenda.
A breve verrà convocata l’assemblea dell’ATA3 Macerata per l’approvazione definitiva del Piano d’Ambito. Per far comprendere meglio ai lettori la gravità di questo ultimo atto formale, basta pensare che, a prescindere dalla decisione ultima su dove realizzare il sito di discarica provinciale, qualora l’Assemblea approvasse il Piano d’Ambito, tutti gli 84 siti in esso inseriti verrebbero vincolati. Ciò significa che i PRG non possono prevedere destinazioni contrastanti con quelle del Piano d’Ambito e che eventuali titoli edilizi rilasciati, in contrasto con la destinazione indicata dal Piano d’Ambito, sarebbero annullabili.
Il Presidente del Comitato Fabio Lanari, raggiunto telefonicamente per avere un commento sugli ultimi accadimenti e soprattutto sulle contromosse che la cittadinanza intenderà attuare ha fornito una risposta sintetica e molto eloquente che riportiamo di seguito integralmente: “non finisce qui, non indietreggeremo di un millimetro anzi, siamo pronti alla battaglia finale con la presentazione di un quinto ricorso al TAR qualora venisse approvato il Piano d’Ambito”.
3 commenti
in centro non posso installare i pannelli fotovoltaici, una discarica vista dal colle però sta bene….un mega impianto vista mare sta bene….
In centro non hanno fatto installare i pannelli fotovoltaici, neanche sulle poche case ristrutturate con i fondi del sisma o del 110%, ma se si aderisce alla CER scelta da questa amministrazione allora SI. Anche qui qualcosa non torna. Senza dire poi che l’eventuale adesione alla CER assomiglia a un salto nel vuoto, io non ho ancora visto un contratto tipo nè un preventivo economico.
in alcuni paesi ….ospedale,,università, carceri….tutto per far fiorire l’economia; a noi tolgono l’ospedale e danno una discarica. qualcosa non mi torna