Di fronte ad una comunità, ad un gruppo di cittadini o ad una associazione di categoria che chiedono ascolto, è sempre doveroso da parte delle istituzioni prestare la massima attenzione. Tutti siamo a conoscenza delle condizioni in cui versa il maxi condominio, perché la situazione si protrae da anni, senza alcun miglioramento.
Dopo l’ascolto però, occorre anche comprendere.
Da questo punto di vista è risultato complicato comprendere quale sia la richiesta ufficiale di chi ha partecipato alla manifestazione. Stando al documento consegnato al sindaco, sembra che la richiesta principale sia stata quella di non opporsi all’elezione di Luca Davide come amministratore del condominio. Questo si evince chiaramente al punto 7, dove viene scritto che “le ISTITUZIONI dovrebbero agire senza considerare tali pressioni”. Si vuole intendere che la politica e le istituzioni stanno in qualche modo facendo pressione impedendo a Luca Davide di essere eletto amministratore dell’Hotel House? Praticamente tutti e 7 i punti del documento vertono sulla necessità di eleggere un amministratore condominiale. Su questo siamo pienamente d’accordo, serve un amministratore o un’amministratrice al più presto e lo ha chiesto anche il sindaco Michelini in una recente intervista apparsa sulla stampa.
Ma non è la politica, né la giunta che ha il compito di nominare gli amministratori condominiali. L’ultima amministratrice è stata nominata del Tribunale di Macerata, per questo mi auguro che presto il Tribunale individui un amministratore o un’amministratrice capace e competente.
Stando invece alle voci che giravano durante la manifestazione, emergerebbero altre tematiche: quelle del caporalato, quelle legate alla rete fognaria e quelle legate all’idoneità alloggiativa. Temi importanti ma sui quali è stata fatta molta confusione.
Sul caporalato c’è in corso lo studio di un progetto ampiamente discusso in un’assemblea pubblica, per il quale ci sono alcune perplessità e sul quale deciderà il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che immagino abbia la competenza di valutare la legittimità, la spesa e l’esecuzione delle opere proposte. Al momento però, è bene specificarlo, nessuna somma di denaro è stata assegnata al comune di Porto Recanati.
I problemi legati alla rete fognaria sono ben noti. Ciascuno per la parte di competenza dovrebbe agire per risolvere la situazione.
Per quanto riguarda l’idoneità alloggiativa, abbiamo come PD già fatto presente all’amministrazione alcune rilevanti criticità relative alla procedura recentemente introdotta, senza che vi siano state modifiche normative che la giustifichino.
A riguardo abbiamo fatto delle proposte, in linea con le procedure non vessatorie adottate da molti Comuni in Italia. Siamo in attesa di risposte a riguardo e consapevoli delle difficili condizioni abitative dell’Hotel House.
In conclusione, vanno evitate strumentalizzazioni politiche; la politica non dovrebbe mai cavalcare le fragilità delle persone ma dovrebbe creare spazi di confronto, senza forzature e in maniera trasparente. Sull’Hotel House è stato detto tutto e il contrario di tutto: di abbatterlo con le ruspe, di ristrutturarlo con il 110, alcuni hanno avuto il coraggio di dichiarare che è un posto dove si vive egregiamente, salvo smentirsi qualche settimana dopo sostenendo che è un posto disastrato.
Ricordo che in passato un ex sindaco di Porto Recanati, fu invitato ad una trasmissione televisiva su La7 (mi pare fosse Piazza Pulita) e dichiarò, giustamente, che il comune non poteva intervenire in alcun modo sulla proprietà privata. Addirittura ricordo che all’epoca il sindaco si trovò nella difficile situazione di dover decidere sullo sgombero dell’edificio a causa della non conformità dell’impianto antincendio. All’epoca non ci furono proteste, forse perché c’era un amministratore giudiziario.
A volte, ci si dimentica che lì dentro ci sono famiglie con bambini alle quali non interessa nulla delle beghe politiche, ma hanno il duro compito di mettere insieme il pranzo con la cena, cercando di far vivere i propri figli nella maniera più dignitosa possibile.
Non è corretto approfittarsi di queste persone per il proprio tornaconto politico.
Alessandro Palestrini – Segretario PD Porto Recanati
3 commenti
Indulgenze ad ogni riga e solito paternalismo da parrocchietta. L’Hotel House è un condomio privato, tenuto ad adeguarsi alle leggi e alle disposizioni del codice civile, come fatto tutte le strutture simili. Hanno nominato un amministratore di loro fiducia? Bene, adesso provveda lui a tutti gli adempimenti che rientrano nel suo incarico, senza andare a piagnucolare a destra e sinistra quando i condomini non gli danno retta.
Un’ultima cosa per gli “ecumenici” di oggi: avete un ricordo di chi, all’inizio, acquistò gli appartamenti dell’Hotel House, presentato come soluzione avveniristica del turismo a Porto Recanati? Ci sono nomi del Maceratese e non solo, che oggi verrebbero definiti “eccellenti” e che hanno dato corpo ad una maxispeculazione servita a succhiare soldi alle banche, che poi si sono ritrovate sul groppone appartamenti senza alcun valore ommerciale.
Analisi perfetta, è ora di smetterla con i soliti piagnistei.
Cioè si lamentano per lo più di se stessi?