Le opere di Giuseppe Rinaldo Basili presentano tutte un comune denominatore: l’autorità del gesto e la potenza dei colori con accumuli di pigmento adagiati sulla tela in un impasto denso e tattile. Dopo un primo periodo figurativo iniziato in maniera abbastanza rigorosa, l’artista ha trovato la sua strada nel 1998 con il progetto “Armonia degli Opposti” legato alla società contemporanea e alle condizioni universali che regolano le trasformazioni sociali e politiche. Nascono negli anni diverse serie di quadri, dove la forma si dissolve lasciando il posto alla forza del colore con accumuli di pigmenti, contrasti e segni.
“Ognuno di noi è un colore, ognuno di noi va verso un colore. Quindi per me il colore è il mezzo e l’approccio. È attraverso il colore che la persona inizia il dialogo con l’opera in modo reciproco.” Commenta così l’artista spiegando quanto sia importante la relazione tra l’opera d’arte e il pubblico.
Nella serie Falling gli audaci tratti verticali, impietosi e controllati al tempo stesso, è il modo più congeniale per l’artista di raccontare la sempre più decadente società contemporanea lacerata da guerre, cambiamenti climatici, ingiustizie sociali e povertà.
“Falling è proprio una caduta di valori, che io in questo momento sento e secondo me, non ci stiamo rendendo conto. Passano dei messaggi sbagliati che vengono fatti passare per veri; c’è una superficialità d’informazione anche nella cultura. Viviamo troppo nell’immediato. Bisogna curare di più l’approfondimento. Io mi aspetto che le persone entrino dentro l’opera, parlino e comunichino con essa, affinché questa riflessione porti a qualcosa di positivo.”
Ogni quadro è fonte di piccole sorprese, di arresti improvvisi e riprese che determinano e ravvivano il ritmo coloristico. Le opere si possono leggere come pagine di un libro dallo stile rapido ed espressivo, oppure ascoltarle come suono individuando in ogni variazione le tensioni e pulsazioni che costringono a riflettere sulle complessità del momento.
Falling è la personale in corso dal 1 luglio al 30 settembre nel suo studio-galleria a Petritoli (FM), un piccolo borgo immerso nella campagna marchigiana, lontano dai circuiti di mostre d’arte contemporanea ma visitato da molti turisti stranieri per i suoi incantevoli vicoli e punti panoramici aperti su paesaggi mozzafiato.
-Nikla Cingolani
Giuseppe Rinaldo Basili (1959), dopo aver conseguito la Maturità Scientifica e la Laurea in Economia e Commercio, si iscrive all’Accademia belle Arti di Macerata dove ha modo di seguire le lezioni di Storia dell’Arte del Prof. Stefano Chiodi che lo introduce nel mondo dell’arte contemporanea.
Negli anni ha avuto modo di collaborare con la Galleria Polin di Treviso, Yvonne Arte Contemporanea di Vicenza, e infine studiounoripartiamodazero di Avezzano. dal 2016 espone in permanenza in Largo Tre Archi, 17 a Petritoli (FM).
1 commento
Belle opere! Se fossero state eseguite da un imbianchino incazzato non l’avrebbero notate nessuno.