L’Amministrazione recanatese guidata dal Sindaco Antonio Bravi avvia la promozione dei primi interventi mirati e consapevoli per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) per il centro storico.
Un nuovo modello di produzione di energia, ma anche di relazioni, di partecipazione e condivisione fra i cittadini, a cui possono contribuire le imprese, che consentirà di passare dal consumo di energia derivante da fonti fossili a fonti energetiche alternative, principalmente di tipo solare. Una soluzione moderna per ridurre le emissioni di gas serra e il costo dell’energia stessa.
“Un passo importante per il nostro Comune che si impegna da tempo nella salvaguardia ambientale – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – l’obiettivo è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali all’intera città ed in particolare al centro storico, mediante la condivisione del risparmio e la distribuzione di energia anche in favore delle fasce di popolazione meno abbienti.”
Il Comune di Recanati sarà un partner fondamentale nel progetto della costituzione di una CER per il centro storico, in quanto sarà oltre che promotore, aggregatore, produttore e consumatore.
“La CER per il centro storico sarà un sistema tecnologico di impianti fotovoltaici per l’utilizzo più efficiente delle energie alternative mediante il quale l’Amministrazione comunale intende ridurre i costi delle bollette elettriche promuovendo l’autoconsumo e la transizione energetica ed ecologica. – Ha spiegato l’assessore all’Ambiente Michele Moretti -Un’evoluzione che apre la strada a modelli innovativi di gestione dell’energia e che punta alla centralità del cittadino consumatore/produttore, al quale viene garantito un accesso più equo e sostenibile al mercato dell’energia elettrica attraverso la produzione, la condivisione e lo scambio di energia a impatto zero”
“La CER per il centro storico potrà, inoltre, diventare uno strumento di coesione sociale e di lotta alla povertà, attraverso il quale il Comune potrà fare fronte alle necessità di alcuni nuclei familiari meno abbienti, sostenendo così la lotta alla povertà energetica sempre più evidente” ha aggiunto l’assessora alle politiche sociali Paola Nicolini.
Una prima presentazione del nuovo progetto energetico sarà effettuato dall’Amministrazione recanatese il giorno 22 giugno alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune sia in presenza che in diretta streaming sul web, dove interverranno in qualità di esperti del settore, Astea Energia, Sgr Group e Mac.
Dopo l’incontro verrà promosso un invito alla cittadinanza e alle imprese del territorio per comunicare una manifestazione di interesse alla partecipazione della costituenda CER.
23 commenti
Ma come ho appena rifatto un tetto e mi hanno impedito di mettere i pannelli solari e adesso cambia tutto? Vedremo ma conoscendo il modus operandi di questa amministrazione non vorrei che fosse un altro modo per fare cassa.
una buona iniziativa concreta,cui altre ne potrebbero seguire,per una politica sociale avanzata,della quale ci sarà sempre più bisogno a causa di un sistema in progressivo logoramento.
Non c’è molto tempo…
Dai qualche dritta buona tu da ex sindacalista anni 70/80/90/2000/2010/2020/2030/2040 aeternum che ne capisci eccome….i risultati ottenuti da voi consumatori di chiacchere sono sotto gli occhi di tutti oggigiorno.peggio dei gatti neri, c’è da toccarsi le parti basse quando proferite parole o azzardate soluzione ad hoc.
Va ricordato all’assessore ambiente e a tutta la maggioranza , non solo. di questa legislatura ma anche delle due precedenti a conduzione del sindaco Fiordomo in compagnia , sempre di Bravi
Che hanno Svenduto le quote Astea di proprietà dei Recanatesi , al socio privato e senza che il consiglio comunale ne avesse discusso e deliberato
Quelle Quote rendevano 600mila euro all’anno , distribuite dall’Astea in lavori pubblici o in soldi .
In quel tempo l’assessore all’ambiente e gli altri colleghi che oggi parlano di fotovoltaico Dove erano ?
Va ricordato inoltre che lo scempio Dell’impianto fotovoltaico installato nella collina Montironi è tutta responsabilità del vecchio
Sindaco ( Fiordomo) , a suo tempo dichiaro’ che la poca esperienza come nei
Sindaco lo trasse in errore e firmo‘Il permesso richiesto
Dalla società investitrice , i maligni dicono che quella società era vicina al PD , ma queste sono Solo illazioni, resta però il fatto che la giunta di oggi dovrebbe smantellare lo scempio
E restituire il paesaggio Leopardiano alla sua originalità
Anche perché quella zona
È ricca di storia e poesia per il vecchio e cadente Palazzo Bello che ricorda la sosta del poeta Giacomo durante il periodo estivo , si possono
Leggere i versi scritti nei marmi davanti all’ingresso del palazzo
Assessore Nicolini
Assessore Moretti
Assessore Fiordomo
Presidente centro studi leopardiani.Corvatta già sindaco
Consiglieri comunali di maggioranza
Invece di pensare al fotovoltaico
Pensate a bonificare lo scempio che avete “prodotto”
E a restituire i tanti soldi che avete speso male
Invece del mutuo
Per il campo sportivo che vede coinvolto anche l’assessore Fiordomo
Con conflitto d’interessi , fate mutui per risanare il paesaggio !!!!!
All
Questa è la storia. Cesare ha scritto la verità sui fatti e sui personaggi che hanno distrutto Recanati.
Vergognoso gruppo di guastatori.
Almeno con il denaro della sconsiderata vendita delle quote della nostra Astea ci avessero liberato dalla SIS! Macché, quello che rendeva è stato svenduto e quello che ci dissangua è stato conservato. E poi hanno concesso lo scempio della collina Montironi ma al centro storico finora hanno vietato il posizionamento dei pannelli solari anche sulle falde interne dei tetti praticamente jnvisibili all’esterno. Ma anche questo rigore non ha colpito proprio tutti…..
Lei ha perfettamente ragione e ricordiamoci che negli stessi anni la Sovrintendenza bloccò la ristrutturazione di un fabbricato rurale sotto il raffinato B&B di Palazzo dalla Casapiccola. La proprietaria ebbe ragione sia al TAR che al Consiglio di Stato ma dopo anni non c’era più interesse a tale opera edile e anzi il B&B è stato chiuso. Poi per completare il grazioso quadretto ha chiuso anche il Gallery. Quindi il fotovoltaico nella collina Montironi si ma la ristrutturazione del piccolo fabbricato rurale a ridosso della circonvallazione di Recanati no. I pannelli solari sui tetti privati del centro storico no, ma se ci sta in mezzo il Comune e Astea energia allora si? Così il Comune potrà fare la carità energetica ai ceti meno abbienti a spese di altri cittadini, come a dire fare i benefattori con il portafogli degli altri.
Il principio in sé è corretto e interessante ma messo in mano a una amministrazione come la attuale che spende milioni di euro per fare una ciclovia sulle sponde non consolidate del fiume Potenza aggravandone il dissesto (solo per dirne una delle tante assurdità), rischia di essere o un altro spreco di denaro ovvero un modo per succhiare altro denaro dai cittadini già gravati da ogni possibile balzello.
Il Comune si spende per la salvaguardia ambientale? Questa mi suona nuova.
Adesso vi inventate le comunità energetiche dopo che avete venduto alla SGR l’ASTEA.
Siete stupendi perchè non avete il senso della vergogna.
Perché non riattivare la centrale idroelettrica che per moltissimi
Anni Ha prodotto energia elettrica per i Recanatesi ?
Questa è la veramente energia pulita e senza impatto negativo con l’ambiente
Inoltre le nuove tecniche non richiedono Molti controllori ,quindi costi molto più bassi
Dei tempi in cui era attiva
Chi ricorda l’ASM di Recanati ?
Se è economicamente e tecnicamente fattibile, magari!
Può farci rabbia ma ormai la vendita dell’Astea è un fatto compiuto e irrevocabile. Però tutelarci da altri errori e orrori è un atto dovuto. Allora tornano in mente altre perle oltre a quelle già sopra segnalate. Esempio i microchip sui sacchetti per rifiuti, spesa mostruosa e inutile solo per compiacere il CONSMARI. La Tari non è dimunuita come promesso, è stata emessa una sanzione ad un novantenne per errato giorno di conferimento, ma la raccolta dei rifiuti è solo peggiorata con cassonetti stradali puzzolenti e stracolmi, tanto che adesso sono arrivati e ci paghiamo gli ispettori ambientali. Unica iniziativa sensata l’incoraggiamento a posizionare compostiere nel giardino di famiglia o di condominio, peraltro con limitata fortuna. Ora si parla di diminuzione del costo dell’energia in bolletta, partner dell’iniziativa il Comune, SGR Astea etc. A seguire come al solito una bella predica sulla coesione sociale etcl Tutto condivisibile ma il singolo cittadino in questa costituenda CER non avrà come al solito alcuna voce in capitolo. La diminuzione del costo dell’energia farà la stessa fine della diminuzione della TARI grazie ai microchip ?
il PD fa l’eventone su transizione energetica e SCELTE DI COMUNITA ed il comune se ne esce co sta nuova cazzata infiocchettata di vaselina al solito,
siete la rovina. siete voi la povertà energetica. autoreferenziali e fatefare soldi solo a chi cazzo vi pare.
sicuramentel’inizitiva non sarà a vantaggio di chi partecipa. ma sicuro.
pulite i fossi e tappate le buche piuttosto
Che dire, i signori commentatori delle nefandezze compiute hanno colto nel SEGNO!!! Nulla da aggiungere, o meglio ce ne sarebbero di cose da aggiungere, ma non basterebbe una giornata per elencarle tutte.
Quando si potranno abbassare i costi delle riparazioni delle nostre automobili sbatacchiate da buche e solchi, delle gomme spaccate in questi percorsi da rally estremo che sono le nostre strade rurali?
21,36 basta che fai la richiesta di risarcimento. Fornisci la documentazione, le foto, le fatture e ti rimborsano tutti i danni a loro imputabili. Nessun problema.
Tanto ti pagano coi soldi nostri.
22.08 toccato nel vivo?
parenti in giunta?
Ma ci faccia il piacere a parte gli incidenti veri e propri le macchine si sfasciano un po’ alla volta l’ammortizzatore la convergenza il paraurti il fatto singolo non vale lo sbattimento per chiedere il risarcimento la somma ci costringe a buttare le auto anche con pochi km.
Soliti inganni del potere oppressivo e schiacciante del nuovo ordine mondiale portato avanti dai “sinistri”.Con la scusa del risparmio energetico costringerlo a rifare i tetti con una spesa insostenibile per la maggior parte delle famiglie e quindi riquiseranno le case ..
che sa tempo stanno dicendo con la patrimoniale…per non parlare delle comunità energetiche che evocano metodi da DDR o altri stati sovietici….svegliamoci…
Rendere green tutti gli immobili italiani richiederebbe una spesa insostenibile a meno di una sorta di nuovo improbabile 110. Ma quello che mi fa impazzire è che a Recanati nel centro storico mi hanno vietato di mettere anche un pannello piccolo e in una falda interna del tetto appena rifatto nonostante facessi presente le nuove disposizioni dell’allora governo Draghi. Ma allora vogliono il monopolio dell’energia rinnovabile per fare come al solito quello che pare a loro?
Ho cercato di seguire l’evento ma non ho capito per un proprietario di immobili al centro storico quali sarebbero i vincoli e quali i vantaggi. Possibile che non si possa mettere sul sito del comune un contratto tipo e una simulazione economica?