Era il 20 aprile 2018 quando il Tribunale di Macerata firmò l’istanza di fallimento presentata da una larga fetta di dipendenti e dai creditori della Teuco. L’azienda nata nel 1972, leader nel settore di produzione di vasche da bagno, docce, vasche idromassaggio, aveva avuto una grossa crisi e alla fine nel luglio del 2017 la produzione si era definitivamente fermata mandando nella disperazione i suoi oltre 100 dipendenti e l’indotto di un vasto territorio, da Montelupone a Recanati, Potenza Picena e anche Civitanova e Porto Recanati.
Oggi è in corso uno degli ultimi procedimenti che riguarda l’azienda: l’asta online dei suoi immobili, che si trovano a Montelupone: complessivamente sette capannoni industriali, una palazzina uffici, una palazzina ad uso mensa e spogliatoio con abitazione del custode per un totale di 58.572 mq di cui circa 27.000 mq coperti, oltre a numerosi beni mobili complementari.
L’asta è divisa in due lotti: il primo comprende tre capannoni industriali, la mensa, l’abitazione del custode, la palazzina uffici e poco altro con un prezzo a base d’asta di 13.093.470 euro; l’altro lotto riguarda tre capannoni industriali con ampia area circostante, porzioni immobiliari ed altro e per questo la base d’asta è fissata in 4.244.500 euro.
Il termine per presentare l’offerta è il prossimo 15 giugno alle 17 e la gara si svolge in modalità “extension time”, cioè la durata dell’asta può andare oltre il termine indicato per permettere lo svolgimento della fase rilanci.
6 commenti
Teuco Guzzini.
Un nome una garanzia.
Cessioni, fallimenti, licenziamenti.
13000000,00 di € con questi chiari di luna che vuoi che siano, per degli immobili vecchi di 40 anni po!
Era ora!
Quello che è accaduto alla Teuco accade sempre a chi ha l’incapacità di saper fare innovazione e guardare in avanti!
Partiti bene con le prime vasche a idromassaggio ma durante il percorso mentre gli altri facevano ricerca e sviluppo vedi Jacuzzi,Treesee,Novellini ecc Teuco si era arenata specchiandosi nelle torbide acque delle pozzanghere del parcheggio antistante al capannone formatesi nei giorni di temporale.
Che vogliamo dire?
AMEN!!!
Vogliamo parlare di chi nei turni notturni dormiva negli scatoloni?
Mah!
Amen!
Anselma…oltre che acida , sei pure spia!
Il Sindacato CISL ci può ben mettere la faccia dopo aver assecondato l’azienda a buttare per strada centinaia di dipendenti, non alzando un dito!!!
Cosa vuoi che ti alzava?
Quando hai un’azienda che è fuori mercato,fuori concorrenza neanche il viagra te la alza!!!