“Sono una donna, mamma e lavoratrice di 43 anni”. Iniziava, così, l’intervista il 7 febbraio scorso a Radio Erre di Rita, nome di fantasia, costretta oggi ancora in una sedia a rotelle dopo tre dosi di vaccino.
Due giorni fa l’abbiamo chiamata di nuovo e si è presentata con il suo nome e cognome perchè vuol combattere a viso aperto. Si chiama Anna Rossetto e per via della sua invalidità, si spera temporanea, ha corso il rischio che dei giudici potessero toglierle la possibilità di stare con i suoi figli. Cosa che non è avvenuta.
Ma perché si è arrivati a questo? Ne abbiamo parlato in questa intervista.