Abbiamo seguito attentamente le notizie riguardanti la disavventura del cestista paralimpico Tommie Gray, che si è trovato costretto a strisciare e spingere la sua carrozzina per scendere le scale della stazione ferroviaria di Porto Recanati.
Ci troviamo di fronte ad una situazione indecente che si protrae da anni e che è stata più volte denunciata.
Cogliamo con soddisfazione l’annuncio di RFI che si è impegnata nell’ambito del progetto Easy Station a risolvere il problema in futuro, con meno soddisfazione prendiamo nota delle tempistiche in quanto, come si diceva sopra, la situazione si protrae da molto tempo e i tre anni teorizzati da RFI sono davvero tanti.
Chiediamo con forza che l’amministrazione non si rassegni al solo, si può fare poco se non sollecitare l’intervento, chiedendo tempistiche più stringenti, ma si adoperi invece con tutte le sue energie per seguire costantemente l’evolversi dell’iniziativa annunciata da RFI.
Vogliamo, come cittadini e come organizzazione politica, sollecitare la nostra attuale Amministrazione comunale a cercare un dialogo non subalterno, ma propositivo e di controllo, costante e continuativo.
Chiediamo di cercare un dialogo con l’Ente RFI attraverso tutti i canali possibili, coinvolgendo attivamente i cittadini, perché la stazione ferroviaria è un’infrastruttura strategica per Porto Recanati ed è evidente che nel corso degli anni ha vissuto e vive tutt’ora un periodo di decadenza sia strutturale che di tutti i servizi legati ad essa.
L’abbattimento delle barriere architettoniche deve essere il punto di partenza per un discorso complessivo di riuso della stazione, anche in funzione di una mobilità sostenibile per la città.
Crediamo sia importante presentare sul tavolo di confronto con RFI anche la proposta di prevedere un passaggio pedonale e ciclabile, che colleghi attraverso la stazione il parcheggio Nazario Sauro al centro.
Le soluzioni tecniche possono essere tante, a cominciare ad esempio dalla realizzazione di un passaggio sotterraneo tra i due lati della stazione prolungando l’attuale sottopassaggio del binario sud e realizzando una nuova rampa di accesso con pendenza massima del 7%.
Fino ad oggi le opere di “ristrutturazione” funzionale dei binari e della stazione sono state finalizzate ad una pura logica di convenienza economica piuttosto che a una seria logica di soddisfacimento dei bisogni di tutti gli utenti.
Se davvero il nostro Paese vuole cominciare a dare seguito e impulso all’idea di mobilità sostenibile, come cittadini abbiamo l’obbligo di far sentire con forza la nostra voce e RFI ha l’onere di agire come ente di servizio pubblico, prima ancora che di semplice Società per azioni che deve rispondere anche a logiche di mercato.
Considerando i tempi con i quali certe opere pubbliche vengono pensate, approvate, finanziate e realizzate, proponiamo all’amministrazione di predisporre un progetto preliminare nel quale vengano inserite le soluzioni tecniche per l’abbattimento delle barriere architettoniche, seguendo i principi delle “Easy Station”, e per la realizzazione del collegamento pedonale con il parcheggio Nazario Sauro, con lo scopo di incalzare RFI ad adoperarsi con la massima urgenza per rendere la stazione ferroviaria una struttura moderna e usufruibile da tutti i cittadini.
Circolo PD Porto Recanati