Cantiere aperto, dopo i danni subiti con il terremoto del 2016, all’ex Episcopio, a fianco del Duomo, a Recanati, di proprietà della Curia Vescovile, dove un tempo si potevano visitare le carceri pontefice. A conclusione dei lavori, prevista per novembre prossimo, i locali saranno utilizzati anche come deposito di mobilia ed arredi religiosi di altre chiese oggetto, a loro volta, di lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Il progetto, comunque, non dovrebbe riguardare il vecchio muro crollato nel dicembre del 2008 in seguito alla frana del piazzale d’ingresso all’edificio che si trova dietro il Duomo. La zona interessata al crollo confina da una parte con l’Episcopio e dall’altra con l’abitazione privata della famiglia Piatanesi che dal cedimento del muro ebbe a subire diversi danni con lesioni profonde e la comparsa di crepe ed umidità nella loro abitazione. La figlia Tania rimase ferita, insieme al suo ragazzo, mentre entrambi stavano uscendo dall’auto che avevano parcheggiato proprio radente al muro.
Ci fu una lunga diatriba fra Comune e Curia per stabilire di chi fosse la proprietà di quel piazzale e a chi, quindi, dovesse spettare la responsabilità di quanto accaduto e l’impegno a mettere in sicurezza quei luoghi. Alla fin fu una perizia del tribunale di Macerata a stabilire che la proprietà di quel muro era effettivamente della Curia.
Sarebbe ora una beffa se, a distanza di 14 anni dal cedimento del grosso manufatto, non si approfitti del cantiere aperto per mettere mano anche al rifacimento del muro che chiuderebbe anche il vecchio contenzioso fra la famiglia Piatanesi e la Curia, già costati diversi soldini per le sole spese legali.
1 commento
Giustizia italiana. Che vergogna sarebbe potuta accadere una tragedia. E ancora non lo riparano?