Una bella giornata di formazione, incontro, confronto. Per alimentare l’educazione del futuro. Si è svolto il 27 marzo il Visiting formativo a Padova, organizzato dal Centro Fonti San Lorenzo di Recanati: sono partiti 3 pedagogisti, un’educatrice, 6 maestre dell’infanzia, 4 della primaria, 2 professori della secondaria inferiore, una dirigente di istituto comprensivo e una responsabile di una scuola secondaria superiore. Un gruppo composito e ricco, che copriva tutte le scuole di ogni ordine dei comprensivi di Recanati, oltre all’Istituto Bonifazi e naturalmente al Centro Fonti San Lorenzo.
Il gruppo che ha partecipato è in larga parte artefice di alcune delle più interessanti esperienze educative presenti nel territorio marchigiano: dal Patto Educativo della Comunità di Fonti San Lorenzo (https://bit.ly/40lYNGp) alla sperimentazione “Attiva” realizzata alla scuola San Vito (https://bit.ly/3ZlEAzc) fino alla “Scuola Urbana” che ha preso forma in tre sezioni dell’Infanzia A. Moro e Villa Teresa.
In mattinata ha visitato l’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino e Vo, guidato dal dirigente Alfonso D’Ambrosio, che sarà ospite del Centro Fonti San Lorenzo nel mese di maggio proprio per uno scambio di pratiche. A Lozzo Atestino si è conosciuta una realtà inedita di scuola pubblica, che ha introdotto la valutazione narrativa e ripensato drasticamente gli ambienti di apprendimento, scelto la Scuola Senza Zaino e ripensato la funzione del docente. Nel pomeriggio altri due visiting nella città di Padova: la scuola Waldorf Sophia, con la quale si sono approfonditi i principi e le pratiche dell’educazione steineriana, in un contesto di cura e ricchezza educativa fuori dal comune.
In ultimo, è stata visitata la Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato Giovanni XXIII, che porta avanti una ricerca-azione con l’Università di Padova, sotto la guida della coordinatrice Patrizia Granata, che ha spiegato la strutturazione della scuola focalizzata sulle aree di sviluppo e la costante rimodulazione della programmazione.
Una giornata lunga e faticosa, ma oltremodo splendida: ha permesso di far stare insieme, conoscersi e confrontarsi professionisti educativi della città, rinsaldando le alleanze e rinnovando la spinta a promuovere un’educazione comunitaria, democratica, a misura di bambino e bambina, ragazzo e ragazza, anche a partire dai tanti appunti raccolti con i nuovi amici padovani. Non c’è cambiamento in meglio della scuola senza una formazione intensa, vissuta insieme, attorno alle pratiche migliori presenti nel nostro Paese.
Stefano Casulli, pedagogista centro Fonti San Lorenzo