In occasione de l’Annunciazione del Signore, ricorrenza che si celebra ogni 25 marzo, presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels si terrà anche per il 2023 un approfondimento dedicato alle rappresentazioni artistiche recanatesi di questo particolare tema sacro.
Al centro dell’attenzione di una conferenza che si terrà alle ore 17 e vedrà la partecipazione di Simone Simonacci, Presidente Iustissima Civitas, dello storico Marco Moroni Responsabile Centro Studi Acli Marche e della storica dell’arte Marta Paraventi, ci sarà infatti una delle opere più importanti del patrimonio culturale recanatese: l’Annunciazione di Olivuccio di Ciccarello.
“Quest’anno, dopo l’Annunciazione del Lotto, vogliamo valorizzare l’altra Annunciazione esposta nel Museo di villa Colloredo Mels quella di Olivuccio di Ciccarello, un importante protagonista della pittura marchigiana. – Ha dichiarato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Questo incontro nasce dall’esigenza di valorizzare e promuovere le molteplici eccellenze di Recanati così ricca di personaggi e opere che hanno fatto la nostra storia. L’evento è frutto della collaborazione di tanti e tante sia nel settore pubblico che privato che si impegnano e credono con noi nell’importanza delle attività culturali come fonte di crescita e benessere per tutta la comunità.”
L’opera l’Annunciazione di Olivuccio di Ciccarello risale agli inizi del 1400 ed era collocata nell’arcone trionfale della chiesa di S. Agostino di Recanati;
“La solennità dell’Annunciazione contiene un mistero. – Ha spiegato Simone Simonacci – Il FIAT di Maria è il punto di svolta della storia dell’umanità. Tutto dipendeva da quell’umile ragazza, l’incarnazione di Dio, la salvezza del genere umano e la sconfitta del demonio. Tutto accadde in quella camera che per secoli fu affidata alla custodia del popolo recanatese. Per secoli la Repubblica di Recanati e il suo popolo hanno vegliato e difeso questo luogo straordinario ed è qualcosa che non possiamo dimenticare e la cui memoria dobbiamo preservare con Fede e devozione perché, come è scritto nel bassorilievo di Iacometti che troneggia sulla Torre Civica: “Non fecit taliter omni nationi” “così non ha fatto con nessun altro popolo” – Salmo 147,20. Per Iustissima Civitas è un onore ed un dovere morale tenere viva la memoria e la tradizione della nostra Città dando l’opportunità di meditare e riscoprire la propria Fede.”
L’Annunciazione di Olivuccio da Ciccarello era parte integrante di un complesso ciclo affrescato, raffigurante l’Allegoria di Sant’Agostino maestro dell’Ordine che interessava l’area del presbiterio trecentesco, inclusa la volta della cupola. Il ciclo è oggi composto da sette frammenti “staccati” e conservati al Museo Civico e rappresenta la più vasta impresa pittorica conservata dell’artista, precursore della pittura marchigiana del XV secolo nonché figura principale della scuola di pittura di Ancona che fiorì tra Trecento e Quattrocento.
L’appuntamento con l’arte di Olivuccio da Ciccarello è per il 25 marzo alle ore 17 a Villa Colloredo Mels.