Il recanatese Gabriele Accattoli sta da mesi conducendo una battaglia titanica, quasi impossibile: avere dai burocrati della Regione precise risposte ad una serie di quesiti da lui posti sul pagamento della tassa per utilizzare lo sbocco dalla sua abitazione, in contrada Duomo, sulla provinciale 77. Ad Accattoli, ex Sovrintendente “Capo” alla Polizia di Stato oggi in pensione, non manca certo il mordente per non mollare di fronte alle prime difficoltà. Anzi, ha la forza di ricorrere all’ironia: “se stessi predisponendo la sceneggiatura di un film potrei intitolarlo “non fare domande…devi pagare”.
La contesa con il moloch della burocrazia regionale è tutta in quel perentorio invito: devi pagare e basta, ma di capire il perché non se ne parla affatto. È proprio questo che fa mandare su tutte le furie il recanatese. Lui dice che può darsi pure che la cifra richiesta sia giusta e debba essere saldata, ma vorrebbe rendersi conto in base a quale normativa gli vengono chiesti quei soldi. “O siamo condannati a pagare e stare zitti? Anche perché se volessi fare ricorso quali norme dovrei contestare se non me le comunicano e si limitano solo a dirmi che devo pagare”?
Per Accattoli non si tratta di un discorso economico, ma di principio. “Se è giusto pagare – afferma – quel tributo richiesto, lo pago, però, non essendo secondo me chiara la gestione, ritengo altrettanto giusto che da utente-pagatore l’amministrazione regionale risponda ai miei quesiti per spiegarmi la situazione, valutare l’effettivo stato delle cose e comunicare i riferimenti normativi”.
Non è chiaro, intanto, se la tassa è relativa allo sbocco su una strada pubblica o, come appare dalla missiva della regione, all’occupazione del suolo pubblico. “Ho chiesto quale porzione di suolo pubblico ho occupato, e sinceramente, forse, neppure loro lo sanno, perché questa è una delle richieste alla quale non è stata data alcuna risposta. Poi, aspetto non secondario – continua “ex Ufficiale di Polizia Giudiziaria” – non mi dicono in quale tipologia di passo carraio io ricada”.
Accattoli vuole inviare un esposto alla Procura perché, afferma con tutta la rabbia in corpo, “è giusto e doveroso che la pubblica amministrazione dia delle risposte al contribuente. Se faccio un esposto in Procura non lo farò per sapere se devo pagare o no, ma lo farò perché la regione Marche non mi ha dato delle risposte a dei miei quesiti precisi, invitandomi semplicemente a pagare. Chiedo, infine, al presidente Acquaroli se lui ha nulla da ridire sul comportamento dei suoi uffici privi di alcun rispetto nei confronti dei cittadini”.
9 commenti
Bisognerebbe fare tutti come lei, complimenti.
a me sembra incredibile che un apparato dello Stato,che parla tramite i suoi portavoce,non espliciti in base a quali norme agisca.Stiamo tornando al Medioevo? Lo Stato di diritto è una conquista che vincola tutti, e che regola diritti e doveri di tutti.Non basta lo status per ignorarli.
Quindi?
zzzzz zzzzz zzzzz zzzzz zzzzz
L’informazione giuridica e la sua divulgazione ti annoiano?
Social-comunisti in regione, piff?
Premesso che il sig. Accattoli ha diritto ad avanzare dubbi sulla sua posizione debitoria ( spiegazioni no perché la legge non ammette ignoranza) a prescindere da chi governi sia di destra o Social – COMUNISTI, quindi se l’attuale amministrazione regionale dovesse essere nel ” torto” è giusto che si prenda le sue responsabilità.Per il resto,carissima poveraccia delle 8;47 tu vai a mettere sullo stesso piano una diatriba che riguarda un passo carraio con i pronto soccorso assediati da immigrati ospitati da tutti i contribuenti che zitti stanno in fila per poi non essere serviti causa questi individui? Sullo stesso piano del passo carraio la totale assenza di investimenti infrastrutturali degli ultimi 20 anni? Delle aziende autoctone vendute a due lire a stranieri che poi delocalizzano lasciando a casa lavoratori? Del Jobs act e della precarietà creata da voi ? Tu metti sullo stesso livello sia una crepa nel muro che un pilastro che sta cedendo. Ciò sta a dimostrare il perché sei una poveraccia insieme a Gianni Bonfili, Natalucci, FALZETTI ed altri ipocriti SOCIAL-COMUNISTI che preferiscono cantare canzoni delle mondine vercellesi abbandonando un dibattito ( per giunta pure a casa vostra..che figura di cacao avete fatto) che potrebbe essere costruttivo per il bene della nazione tutta ,voi poveracci compresi.chiedetevi perché prendete legnate tra i denti quando si vota …o non siete capaci per nulla accecati dall’ ideologia a tentare un dialogo limitandovi al massimo a lanciare peluche?
Cosa trasportate! cosa avere! Trenta sesterzi ma va……..
.. è davvero curioso come in tanti siano convinti che viviamo ancora in un paese “democratico, libero è sovrano”
Non avere capito niente..
L’unica cosa sensata che hanno pronunciato le massima autorità Italiane dal 2020 e stato:
Con il nuovo Ordine Mondiale, “NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA”
maledetti