Stamattina alle 11.00 al Piazzale delle Foibe l’Amministrazione Comunale ha celebrato il Giorno del Ricordo insieme alle alunne ed agli alunni della Scuola Primaria “Olimpia” e della Secondaria “Falcone e Borsellino”.
Il Sindaco Barbieri ha voluto ricordare così le vittime delle Foibe e più in generale dell’esodo dalle loro terre di Istriani, Dalmati e Fiumani nel Secondo Dopoguerra e della complessa vicenda del nostro confine orientale.
“Vi ringrazio per la vostra presenza qui, oggi, per celebrare il Giorno del Ricordo e commemorare così tutte le vittime delle Foibe, gli Istriani, i Fiumani, i Dalmati e tutti gli italiani che in quelle terre erano nati e cresciuti, formato una famiglia, lavorato duramente, cresciuto i figli ed accompagnato negli ultimi giorni i loro anziani. Terre ricche di storia, territori liberi che prosperavano in ricchezza culturale e linguistica, una zona di confine in cui incontro, prosperità e pacifica convivenza segnavano il quotidiano vivere.
Uomini e donne che furono uccisi con crudeltà, strappati alle loro case e costretti a fuggire, a pagare costi altissimi sull’altare di una guerra che sembrava non avesse fine quanto a ferocia e persecuzione. Abbiamo celebrato pochi giorni fa la Shoah…
Oggi siamo qui con questi bambini e ragazzi che hanno voluto ricordare con noi adulti il dolore infinito di chi è sopravvissuto, gli esuli che – insieme alle loro famiglie – hanno visto riconosciute le loro sofferenze con grande ritardo storico. Un’ulteriore ferita per loro. Ma anche per affermare che nella nostra Europa, nata dalla Pace e dal dialogo fra i popoli, è stato restaurato lo Stato di Diritto anche aprendo la strada all’ascolto ed al riconoscimento rispettoso di queste tragedie.
La nostra antica Civiltà, i nostri valori sono ancora fra noi e qui devono restare: che gli orribili crimini contro l’umanità siano di monito sempre affinché tutti insieme possiamo procedere nell’unica direzione possibile per la Pace, cercare e trovare terreno comune fra i popoli accettando la diversità, che è sempre un arricchimento dell’individuo. Grazie alla Preside, alle Maestre e alle Professoresse che hanno raccolto il nostro invito a questa Celebrazione, una partecipazione cui teniamo molto perché – come ho già detto il 27 Gennaio – i giovani sono il futuro e solo guardando al passato questo futuro potrà essere migliore”. Con commozione, bambini e bambine, ragazze e ragazzi hanno letto passi e loro pensieri in memoria di quel periodo storico che ha contrassegnato la storia italiana in maniera atroce, riconoscendo e sottolineando – con il loro contributo – l’importanza di tenere sempre a mente che la coesione e l’armonia fra i popoli sono indispensabili per vivere in pace.