È morto all’età di 62 anni, alla Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche, dove era ricoverato da alcuni giorni, Giulio Benfatto, conosciutissimo in città per alcuni aspetti del suo carattere. Il 4 gennaio scorso era caduto in casa e non riusciva più a rialzarsi e, avendo il cellulare scarico, non riusciva a chiedere aiuto. Per fortuna a capire quanto accaduto una sua vicina di casa che si è accorta che l’uomo da due giorni non ritirava il pasto che gli veniva consegnato dai volontari della Croce Gialla. La donna nella giornata dell’Epifania ha chiamato il 112 e con la pattuglia dei carabinieri si sono presentati anche i vigili del Fuoco che hanno provveduto ad aprire la porta forzandola. Prestate le prime cure, i sanitari del 118 lo hanno trasportato al pronto soccorso di Civitanova Marche e da qui poi ricoverato alla Clinica “Villa dei Pini” dove questa mattina è morto.
Persona mite, era il figlio unico di Giuseppe Benfatto, commesso di farmacia conosciuto con il soprannome di “Pippetto” per la sua bassa statura. In passato aveva provato anche a svolgere una borsa lavoro con il Comune presso il canile comunale, visto il suo grande amore per gli animali, in modo particolare i cani, ma poi questo non è stato più possibile sia per questioni di logistica che per le sue condizioni di salute. Faceva parte della Veneranda Congregazione degli Artisti e durante la processione del Venerdì Santo indossava il suo “saccone” e accompagnava i riti religiosi.
Giulio viveva in una casa di proprietà in un grosso condominio di via Calcagni e tirava avanti grazie ad una piccola pensione di invalidità e all’aiuto del Comune che da tempo gli garantiva un pasto caldo al giorno. Infatti intorno a lui si era creato, fra Comune e Fondazione Ircer, una rete di servizi con l’erogazione di pasti, la possibilità di lavarsi e lavare i suoi abiti e qualcuno che settimanalmente andava a dare una pulitina alla sua casa.
C’è anche un amministratore di sostegno che lo aiutava a far quadrare il suo magro bilancio familiare. Il suo unico cruccio era la casa dove abitava dove più volte aveva denunciato che quando pioveva, filtrava acqua dal tetto malandato.
La salma si trova ora alla Sala del Commiato “Bamo” e i funerali sono stati fissati per le ore 9,30 di giovedì mattina nella chiesa di Sant’Agostino. Lascia la mamma Nerina da tempo ospite della locale casa di riposo.
1 commento
Mi dispiace molto l’ho incontrato tempo fa era sempre positivo a quel che dava a vedere…… deceduto credo in solitudine assoluta che tristezza…… questa società……