Ancora una volta, questa Amministrazione comunale si trova a dover rispondere a polemiche strumentali della minoranza, che diventano sempre più frequenti man mano che i cittadini assistono ai grandi passi avanti che il Comune di Montefano sta facendo nelle opere pubbliche, nell’ottenimento di ingenti finanziamenti da parte dello Stato e della Regione, nelle innovazioni che si stanno apportando alla macchina comunale e nella risoluzione di problematiche lasciate dalle precedenti amministrazioni.
La minoranza consiliare Montefano Domani ha uno strano concetto della dittatura: pur essendo previsto che le proposte di deliberazione consiliare debbano essere depositate presso la Segreteria Comunale un solo giorno prima del Consiglio Comunale, il testo del nuovo Regolamento del Consiglio Comunale è stato fornito ai consiglieri (non semplicemente depositato) ben cinque giorni prima della seduta consiliare! Altro che dittatura: questa è reale trasparenza democratica!
La minoranza afferma poi la necessità che il regolamento venga redatto da una commissione con rappresentanti di minoranza e maggioranza. Ma la conferenza dei capigruppo in cui è stato illustrato il Regolamento quattro giorni prima della seduta consiliare cos’è? Non è forse una commissione in cui vi è un rappresentante di maggioranza e uno di minoranza? Anzi, in tale commissione la minoranza è addirittura proporzionalmente sovra-rappresentata rispetto alla sua consistenza numerica nell’assise consiliare. Ebbene, chi ha vietato alla minoranza in quella sede di analizzare articolo per articolo tale Regolamento? E’ stato impedito a qualcuno di fare domande, di esporre dubbi su specifiche norme, di presentare sin da subito richieste di modifiche?
Non si comprende poi il paragone tra un Regolamento, che è una fonte di diritto secondaria, con la Costituzione, che invece è la fonte normativa fondamentale istitutiva della Repubblica. La minoranza forse fa confusione – come spesso accaduto nei dibattiti consiliari – con lo Statuto, per la cui approvazione è richiesta una procedura particolare, mentre per l’approvazione del Regolamento Consiliare è sufficiente un’unica votazione a maggioranza assoluta.
A fronte di tutto ciò, quindi, parlare di dittatura – oltre che costituire l’ennesima polemica infondata lanciata nel vano tentativo di offuscare il grande attivismo dell’Amministrazione Comunale – ci sembra un’offesa nei confronti di tutti quei popoli che in vari Stati del mondo sono tuttora realmente oppressi da regimi autoritari.
Ma vi è di più. La minoranza ha detto che non ha avuto tempo di studiare il Regolamento: cinque giorni non sono sufficienti a leggere un Regolamento di 22 facciate? 22 facciate, non un testo universitario di 1.000 pagine!!! Ma come? Quando vengono presentate le innumerevoli richieste di accesso agli atti (spesso evase dagli uffici ampiamente prima dei termini di Legge) la minoranza è così solerte nell’analizzare i documenti e preparare rapidamente i suoi lunghi comunicati stampa e ora non sono bastati cinque giorni (compresi sabato e domenica) a studiare il nuovo Regolamento Consiliare?
Candidarsi per una carica pubblica rappresenta un impegno nei confronti dei cittadini che comporta grandi sacrifici di tempo e per chi – come l’attuale Amministrazione Comunale di Montefano – ha deciso di rinunciare a qualunque compenso o indennità per l’intero mandato, dedicare tutto il tempo possibile all’amministrazione del Comune rappresenta un onore per cui, nonostante l’enorme dispendio di energie e le grandi responsabilità che ci si accolla, si va avanti senza esitazione per il bene dell’intera collettività.
2 commenti
Vergognatevi
Sulla mancata assegnazione di una bacheca (ce ne sono molte libere!!) e sul fatto che lei parla sempre anche a nome del capogruppo di maggioranza non risponde???? Ci faccia sapere, ci risponda …….. cmq del resto basta vedere il suo comportamento in consiglio per rendersi conto di come lo gestisce!!