È lo stesso vice presidente e direttore per tantissimi anni del Cosmari, Giuseppe Giampaoli, ad annunciare che per la cittadina leopardiana ormai, con l’inizio del nuovo anno, sarà possibile avviare la cosiddetta “tariffa puntuale”, cioè il pagamento della Tari sulla base della quantità di rifiuto differenziato e non che verrà conferito. Indispensabile per far funzionare il servizio è che tutti i sacchetti, gialli e blu, siano dotati di microchip.
“È vero che i microchips oggi hanno più che altro la funzione di deterrente nei confronti dell’utente, ammette Giampaoli, ma sono necessari per la tariffa puntuale perché serve un sistema di identificazione dell’utente. I nostri operatori addetti alla raccolta oggi hanno i braccialetti elettronici per cui la lettura del sacchetto è certa e semplice e da qui già parte l’applicazione della tariffa puntuale: il giallo è la penalità per cui più mi dai e più paghi mentre il blu è la premialità per cui più mi dai e più sconto hai. Ovviamente deve essere tutto ben separato perché c’è la possibilità di controllare: ecco gli ispettori avranno anche questa possibilità di fare i controlli su come e quanto differenzi”.
Giampaoli fa riferimento all’avvio della presenza sul territorio degli ispettori ambientali, personale ausiliario che sosterranno l’Amministrazione comunale nel controllo puntuale della raccolta differenziata dei rifiuti. “Non avranno solo il compito di controllare e segnalare le eventuali anomalie – ci tiene a precisare Giuseppe Giampaoli – ma soprattutto hanno il compito di informare, aiutare e seguire la popolazione a fare meglio la differenziata”. I nuovi ispettori ambientali saranno autorizzati per strada ad aprire i sacchetti e accertare se sono state rispettate le regole, identificare i responsabili sulla base dei microchips in quanto possono accedere all’anagrafica degli utenti e faranno, quindi, rapporto alla Polizia Municipale per eventuali sanzioni.
13 commenti
Benissimo, era ora. Il problema è che c’è un uso esagerato di sacchetti senza microchip. Come risolverlo?
E chi cerca di produrre pochissimi rifiuti comprando sfuso, alla spina, buttando l’organico nella sua compostiera continuerà a pagare per i rifiuti degli altri come avvenuto finora?
Cosa vuol dire comprando sfuso….
Pagherai per quello che butti realmente utilizzando gli appositi sacchetti.
Il problema sarà arginare i soliti furbi che x non pagare butteranno immondizia a lato della strada con i sacchi neri
Comprare sfuso vuol dire riutilizzare i flaconi per i detersivi che si riempiono infinite volte senza buttare i flaconi vuoti. Comprare verdura o legumi sfusi idem. Si evitano vaschette di polistirolo sacchetti di plastica ecc. Ci vorrebbe così poco….
preparate l’olio. in arrivo multe che l’ente è in deficit. e sempre maggiore controllo ingiustificato. sistema impazzito completamente e per niente educante. a partire dall’ avere un indirizzo a produrre meno rifiuti. voglio vedere alla prime multe quanta gente userà i sacchetti senza tracciatura.
Un espediente in più per fare speculazione, aumentare le spese, come se i cittadini non pagassero già abbastanza tasse!
Disservizi sempre e solo disservizi, contornati da stupende assurde trovate a danno della popolazione.
Separiamo i rifiuti, alle volte li laviamo prima di inserirli nei sacchetti. Tutto ciò che non può essere messo nei sacchetti bisogna portarlo all’isola ecologica facendo 20 chilometri, paghiamo la Tari e rompete pure i coglioni? Sapete che vi dico? Fa bene chi li butta in mezzo ad un campo!!!!!!
Sono perfettamente d’accordo con lei!
Purtroppo il tempo ha dato ragione alle dichiarazioni del Comitato per una giusta Raccolta Differenziata di tanti anni fa. Non si sta attuando una seria e congrua raccolta differenziata proprio a causa delle istituzioni preposte. Sono passati quasi 10 anni dall’avvio dei microchip ed è solo ora che il COSMARI afferma di poter arrivare a premiare con la “tariffa puntuale”? E per far questo assumono degli ispettori? Ma… allora a che servivano i microchip e tutti i sistemi di rilevamento assai costosi applicati in tutto questo tempo? Dovevano controllare in maniera immediata quanto veniva smaltito, oppure sbaglio? … Mi fa capire solo che tutti i dubbi sollevati dal nostro Comitato erano veri e che coloro che dovevamo essere truffati e sanzionati per cavarne altri profitti eravamo e siamo noi cittadini …. La prova ne è l’assunzione di ispettori e non di addetti al rimborso dei contribuenti. Prepariamoci a lottare per difendere i nostri diritti.
Vero. Quanto ci sono costati 10 anni di microchip? La raccolta differenziata è aumentata o è rimasta percentualmente la stessa? Altri sistemi esistono ma non si vogliono attivare, meglio cercare solo di sanzionare.
Per la carta quanto ci date e il vetro e l ‘umido, che lo trasformare in fertilizante, e materiali ferrosi. Quanto?
L’umido chi può se lo metta nelle compostiere nel proprio giardino e nei condomini si organizzi una compostiera condominiale, il Comune risparmierebbe l’ambiente se ne gioverebbe e sarebbe anche educativo per i nostri figli e nipoti.