Si è riunito ieri sera, con una convocazione straordinaria, il consiglio di Amministrazione della Fondazione Ircer di Recanati per valutare i pro e i contro della proposta avanzata dall’Area Vasta 3: gestire la RSA, Residenza Sanitaria Assistita che da tempo ha un appalto scaduto e la sua gestione è stata affidata in regime di prorogata alla cooperativa “Il Corso” che presenterebbe, però, delle difficoltà nel garantire puntualmente il pagamento degli stipendi ai suoi dipendenti.
Il servizio, classificato come sanitario, conta circa 40 posti-letti di riabilitazione e si trova nello stesso immobile di via XX settembre dove la Fondazione Ircer gestisce 72 posti letto (di cui circa 15/20 posti per i malati di Alzheimer e un posto per le richieste di ricovero di sollievo) di Residenza Protetta, oggi tutti occupati.
Giacomo Camilletti, presidente degli Ircer, naturalmente non ha chiuso la porta in faccia alla proposta dell’Asur e con il cda sta valutando la fattibilità del progetto. L’economicità della situazione proposta nasce anche dal fatto che i due servizi sono collocati nella stessa palazzina di via XX settembre e si potrebbero unificare alcune attività, come la pulizia, il servizio mensa e quello della lavanderia oltre a centralizzare gli acquisti dei prodotti necessari.
C’è, però, il problema della diversa natura dei servizi: la Residenza protetta degli Ircer è una struttura socio-sanitaria mentre la RSA è un servizio prettamente sanitario. “Il problema è anche trovare il personale infermieristico necessario – sottolinea Camilletti – e oggi queste figure professionali sul mercato sono veramente una merce rara. Facciamo già fatica a coprire il nostro fabbisogno”.
7 commenti
Intanto sarebbe opportuno e dovere del presidente Camilletti e del consiglio di amministrazione che presiede
Relazionare in consiglio comunale su tutte le attività degli IRCER
E mostrare i bilanci annuali
È strano come il sindaco Bravi non abbia provveduto a questo dopo anni di sindacato !!!!!!!
Perchè gli IRCER sanno fare meglio forse? Non mi pare proprio!
Cosa c’entra una struttura socio-sanitaria con un servizio sanitario?
Per fortuna che in passato ha salvato gli IRCER un manager appartenente alla Lega e sottolineo della Lega un certo Andrea Mentasti, l’unica scelta giusta, altrimenti oggi gli IRCER sarebbero in situazioni assai molto più disastrose della sanità marchigiana con la pesante disastrata eredità lasciata dalla sinistra di 25 anni.
Che c’entra la lega! mentasti è stata una scelta che la lega ha contrastato in tutti i modi, non fare come il tuo capo bastone nazionale che dice tutto e il contrario di tutto. Non stravolgere la realtà delle cose non siamo tutti pupazzi alcuni hanno memoria e si ricordano di come sono andate le cose. Quando c’erano lega e gli altri all’ircer gli avete fatto comprare le clarisse. Svejatevi!
Mistificazioni, confuse travisazioni necessarie sempre per giustificare la vostra solita incapacità tua e dei tuoi…
Facciamo un po’ d’ordine, il manager Mentasti voluto dall’allora amm. fiordomo di sinistra nel 2015 per salvare gli IRCER in grave difficoltà, perchè l’amm. fiordomo con CDA IRCER presidente moretti non sapevano come uscirne. Mentasti è di fede leghista, se vai sul motore di ricerca web ci sono una mirade di siti che te lo dimostrano informati, non si capisce le tue farneticazioni, come avrebbe fatto la Lega a contrastare non essendo nel periodo 2015 – 2019 in consiglio comunale.
Inoltre poi l’acquisto dell’immobile delle clarisse fu fatto nel 2008
all’epoca dall’amm. corvatta, CDA IRCER presidente paoletti cosa c’entra la Lega che anche qui non era ne all’opposizione, ne tanto meno in amministrazione, c’era allora un’oppositore esterno un certo marangoni rappresentante locale della Lega che combatteva a vostro fianco, divenuto successivamente vostro implacabile nemico, non c’era neanche Salvini leader nazionale nel 2008, ma quello che invocava la secessione padana, abbandonata completamente poi con la leadership di Salvini eletto per la prima volta segretario federale della Lega Nord nel dicembre 2013 informati!
Se pensi che tutti noi crediamo alle tue confuse farneticazioni allora l’unico pupazzo mi sa tanto che sei proprio tu da solo, dovresti andarle a raccontare a tua sorella l’unica che ti ci può credere.
la gestione unitaria era la ratio del progetto originario del 1990,buttato all’aria per motivi di bottega dai grandi strateghi emiliani-romagnoli . Quel progetto ancora attualissimo deve essere rivisto alla luce delle risorse del pnrr(70 milioni di euro per la sanita’ terr.le marchigiana) e gestito dal “soggetto isituzionale” che era e rimane la Fondazione Ircer.
Asur e sanità regionale allo sfascio… state facendo molto peggio di quelli di prima e non era facile…
Dopo i 25 anni disastrosi con 4 e 4 8 non si può far meglio…
Bisogna saper aspettare con pazienza!