E’ stato convalidato l’arresto del cittadino pakistano che domenica pomeriggio aveva tentato di aggredire dei bagnanti al parco Palatucci sul Lungomare di Civitanova Marche, finendo per scagliarsi contro i carabinieri che tentavano di contenerne le intemperanze.
Erano le prime ore del pomeriggio di domenica 31 u.s. quando alcune persone hanno attivato il NUE112 segnalando che sul Lungomare Piermanni di Civitanova uno straniero stava urlando e rincorrendo quattro giovani, due civitanovesi accompagnati da due loro amiche in vacanza, lanciando loro dapprima le sue ciabatte, poi un robusto ramo di un albero del parco, tale da costringerli a scappare velocemente e trovare riparo presso uno chalet adiacente. Quindi, sono sopraggiunti i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di
Civitanova Marche e l’uomo, senza alcuna esitazione, ha staccato un asse di legno della pavimentazione dell’area attrezzata e si è diretto minaccioso verso i militari, noncurante dei loro reiterati inviti a desistere, continuando ad urlare che voleva tornare in Pakistan.
Improvvisamente, senza alcuna ragione si è scagliato verso di loro cercando di colpirli con il lungo asse di legno, è stato invitato a più riprese a desistere e lasciare cadere il bastone, invece ha deciso di attaccarli, rendendo necessario l’uso del taser che, nonostante i due tentativi esperiti, non è andato a buon fine poiché al primo tiro un dardo è finito a vuoto, mentre, al secondo tiro, uno dei due dardi necessari a chiudere il circuito per la scarica si è conficcato sul legno che brandiva, mentre l’altro sul braccio. Approfittando di un attimo di distrazione, i carabinieri hanno ingaggiato con lui e sono riusciti a bloccarlo definitivamente ed ammanettarlo, nonostante continuasse a
spintonarli e strattonarli veemente, tentando a più riprese di guadagnare la fuga.
Fortunatamente, nella circostanza nessuno si è ferito, sono rimasti illesi lo stesso aggressore, le sue vittime ed i due militari. Dopo essere stato visitato dal personale sanitario del 118, il trentatreenne pakistano, irregolare e senza fissa dimora, è stato accompagnato in caserma e, ricorrendone i presupposti, tratto in arresto in flagranza con l’ipotesi di reato di violenza privata e resistenza aggravata a pubblico ufficiale
1 commento
Consiglio al pakistano di trovarsi un avvocato buono ( a Recanati ce ne sono diversi) che sicuramente lo fara’ passare da vittima e magari accusando forze dell’ordine e bagnanti di “indifferenza”.