Con Giovanni Giri ci siamo recanti alla stazione ferroviaria di Porto Recanati che presenta delle barriere architettoniche insuperabili perché per raggiungere il binario sono costretti a scendere le scale del sottopassaggio e poi risalire per raggiungere la pensilina, che si trova a livello del secondo e terzo binario, perché il primo binario, che si trova a ridosso della piattaforma d’ingresso della stazione, non è in funzione, cioè non esiste più. “Invito l’amministrazione di Porto Recanati – dice Giri – di farsi sentire con le Ferroviere dello Stato perché questa è una situazione non più tollerabile”.
Altro intervento utile, che non comporterebbe neppure un grande impegno economico, è quello di collegare, sempre in accordo con le Ferrovie dello Stato, l’area parcheggi, che si trova al di là della ferrovia, verso via Nazario Sauro, con un sottopassaggio che permetterebbe di collegarsi direttamente con la stazione ferroviaria e da lì con Corso Matteotti.
Giovanni Giri, infine, si rammarica che una città balneare e turistica come Porto Recanati non abbia un cinema in funzione tutto l’anno e una propria Croce. “Siamo purtroppo un feudo della Croce Gialla di Recanati e della Croce Rossa di Porto Potenza Picena “
1 commento
Compagno Giri, questi sono i risultati di amministrazioni comunali superficiali, incapaci di guardare alla realtà che le circonda e inette di fronte ai cambiamenti che hanno penalizzato Porto Recanati, per cullarsi nel mito turistico che ha sempre più il fiato corto.