È un tam tam in città di chi si sta mobilitando per cercare di fermare i lavori di ristrutturazione in corso per coprire con una generosa pennellata di intonaco cementizio armato i vecchi mattoni della facciata di Palazzo Antici che fu la dimora di Adelaide che proprio al suo interno si sposò con Monaldo Leopardi, matrimonio dal quale nacquero Giacomo, Carlo e Paolina. Come è possibile – si sono chiesti in molti – che sia stato autorizzato un intervento così invasivo per i lavori dell’edificio risalente al XVI secolo, acquistato, nell’aprile del 2015, dalla società osimana Tarita srl al prezzo di circa un milione e duecento mila euro?
Il lavoro rispettoso del glorioso palazzo, da cui uscirono illustri uomini d’armi, di lettere e di fede, sarebbe stato quello di scarnire tutta la malta vecchia, ancora presente fra i mattoni che, dopo essere stati ripuliti, avrebbero dovuto essere di nuovo consolidati con nuova malta lasciandoli a facciavista. Già in passato ci furono interrogazioni sui lavori che hanno interessato il vicino giardino dove sono state aperti due ingressi con la demolizione di una parte delle vecchie mura e di una vecchia pertinenza interna oltre che la cementificazione di parte dell’area verde per trasformarla in parcheggio.
Dopo una lunga pausa, i lavori sono ripresi a fine anno quando la proprietà si è vista riconosciuta dal Tar – inizialmente negata dall’Ufficio speciale ricostruzione della Regione Marche – la possibilità di accedere ai contributi previsti per la ricostruzione post terremoto. L’intervento in atto si dice sia stato giustificato – e quindi autorizzato dalla Sovrintendenza – nell’ottica di dare uniformità all’intero edificio perché la facciata di questo, che dà su via Antici, è da moltissimo tempo intonacata.
46 commenti
E allora se è stato autorizzato che quale è il problema? E da quello che si vede dalle foto si tratta di una rasatura armata con l inserimento di connettori in acciaio x pconsolidare la parete è un intervento che va molto di moda in questo periodo
Chiamasi cappotto termico esterno.
No nessun cappotto s’informi meglio. È un intonaco armato
Ignorante.11,45.
ano…guarda che sei completamente fuori strada… quindi prima di dare dell’ignorante informati. Quelli che tu definisci ” cosi neri” si applicano su cappotti esterni del tipo piu’ comune tipo stiferite ecc., questo è intonaco armato con reti in fibra di vetro…e dato che viene applicato malamente su un “paramento in laterizio storico” ogni tot per l’aggrappo ci mettono altra plastica cosi ‘ per gradire …vai a chappàirat…
A si! E quei oggetti neri applicati sull’intonaco bianco che si vedono bene dalle fotografie a cosa servono secondo lei? S’informi meglio lei poi mi farà sapere!
09:32 Cosi neri= oggetti neri =specie di bulloni
infilati nel muro = montanti o supporti per pannelli termoisolanti……
09:32 Al di la della sua spiegazione un po’ confusa e poco esaustiva, ma non importa questo, rispondo di nuovo solo perchè ci tengo a precisare che il messaggio delle 21:05 contenente l’insulto non è il mio ma di un altro anonimo, mentre i messaggi delle 14:20 e 21:51 dichiaro apertamente sono i miei, che ci voglia credere o no
Sarebbe indispensabile verificare l’esistenza, o meno, di doumentazione storica dimostrante la originaria intonacatura della parete in oggetto. Il semplice fatto che la facciata prospiciente la Via Antici sia intonacata non costituisce in alcun modo un riferimento attendibile, non essendovi specialmente all’epoca alcun vincolo di uniformità anzi, di regola le rifiniture più preziose erano riservate solo alle porzioni esposte alla pubblica vista, ossia alla facciata principale.
In assenza di un concreto riscontro documentario, l’autorizzazione alla posa dell’intonaco costituisce solo un’agevolazione per la proprietà dello stabile, atteso che i costi di questa soluzione sono senz’altro minori.
E pensare che al vertice della Soprintendenza ora c’è un nostro concittadino …
Perfettamente d’accordo.
Commento chiaro, esaustivo e professionale.
Il resto chiacchiere da bar…..
Dov’è la Sovrintendenza? Che ruolo ha nella Provincia di Macerata? Almeno a Recanati non si è mai esposta per fermare gli scempi, bisognerebbe chiedersi come mai!
Chiediamolo alla famiglia Dalla Casa Piccola dove è la sovrintendenza, che con loro si è accanita e non poco, figli e figliastri
C’è da capire se i palazzi del centro storico debbano crollare tutti oppure possano essere ristrutturati. La sovrintendenza ha sbagliato nel caso di Palazzo dalla Casapiccola e ha avuto torto in tutti i gradi di giudizio. Peccato che alla fine quei lavori non siano stati fatti. Ora speriamo che non faccia altri errori del genere. Ma almeno i recanatesi la smettano di rompere le scatole a chi lavora.
Si la Sovrintendenza ha sbagliato ma come sempre quando sbaglia un ente pubblico i danni li subiscono comunque i cittadini sudditi. Vorrei sapere se la Soprintendenza sia stata chiamata a risarcire i danni arrecati al privato, ma penso proprio di no come al solito in Italia.
A casa sua… uno fa come je pare.
Dipende non sempre, se hai comprato un’immobile che ha valenze storiche,
trattasi di monumento nazionale nel risistemarlo e modificarlo puoi avere grane seriamente non indifferenti, chi ha comprato il Palazzo Antici doveva
saperlo bene prima ancora di comprarlo.
Infatti, fa come je pare. Quello che dici tu é aria fritta. Lui, il padrone del palazzo sa bene cosa fare. Non deve rendere conto ne a te ne al pinco pallino delle belle arti. Che se davano retta alle belle INUTILI arti, il palazzo crollava. A casa sua comanda lui. Non le belle inutili arti.
Che ci provi a “fa come je pare” poi vedrà se avrà grane.
Neanche se vuoi ristrutturare una casa di tua proprietà in campagna un semplice casolare di poca importanza lo puoi ristrutturare come te pare, lo puoi solo ristrutturare secondo certi vincoli paesaggistici che ti vengono imposti, figuriamoci se trattasi di un’immobile d’importanza storica e culturale.
Hai poco potere politico. 21,20. Io faccio come me pare.
20:08 De chiacchiera tu fai come te pare.
De chiacchiera e de fatti. I lavori vanno avanti alla faccia tua 21,20.
Ogni tanto vengono fermati alla faccia tua.
Non in questo caso verranno fermati. Alla faccia tua.
Comunque le Belle Arti seguono da vicino questi lavori e il proprietario risponde a loro. Non è certo tenuto a rispondere a tutti i sapientini leoni da tastiera che infestano queste pagine e al chiacchiericcio recanatese.
La strada dove affaccia l immobile è di tutti …sig. faccio come me pare….e dato che ha anche un vincolo importante, diciamo che i cittadini possono dire la loro considerando che è stato apposto con lo scopo di tutelare la collettivita
A casa mia faccio come me pare! Anche se la strada è di tutti. La strada é di tutti, casa mia…e’ mia. E non per poco. E non ha vincoli come il cervello tuo 11.48.
Allora secondo il tuo fine ragionamento posso andare contromano perche la macchina è mia anche se la strada è di tutti e faccio come me pare…Ma senti senti… …e come t’hanno allevato a te nella colta e rispettosa Recanati del sommo poeta? A” faccio come me pare” BRAVO … vedremo…
9,38 vai contromano? Sei abituato col biroccio.
Cosa vuoi vedere? Anonimo perdente allevato a pane e invidia.
beh? stanno procedendo a vele spiegate nella via dell’obbrobrio, c’è coerenza e gliene va dato atto
Che vergogna, la presenza di una parte intonacata non può dare giustificazione a coprire i mattoni del 1500 !
Vorrei solo ricordare che Recanati ambisce a voler diventare città della cultura e….avere un centro storico omogeneo dal punto di vista architettonico, ma soprattutto si dovrebbe imporre, Belle Arti o meno, rinnovare le antiche strutture come trovate.
Secondo il mio punto di vista utilizzare due criteri per una stessa struttura storica è come indossare una scarpa e uno zoccolo.
Inoltre per rinforzare la parete con rete e calce cementizia dovrebbe essere realizzata all’interno e non all’esterno ovviamente per avere una solidità a salvaguardia delle vite umane.
In sostanza come sempre basta oleare il giusto ingranaggio e il gioco è fatto e il mostro rimarrà lì per i prox 50 anni.
Basterebbe far venire Sgarbi per riprendere a modo suo gli attuali amministratori.
Faccio una ipotesi, magari all’interno le pareti sono affrescate, come diavolo si dovrebbero rinforzare questi muri?
Lupo grigio tu e Sgarbi non capite quanto siete…lunghi!
Come al solito ci si accanisce contro chi lavora e rischia sotto il sole a fare una opera che si attendeva da tempo. Ma lasciamoli lavorare in pace, c’è la Sovrintendenza che segue i lavori. Se non li massacra il Comune i cantieri del Centro storico vengono ostacolati dai tanti esperti fantuttoni che non hanno niente altro da fare. Volete che il palazzo crolli del tutto?
Avanti, questa è la strada giusta.
Commento vagamente insensato!
La maggior parte dei commenti sono insensati, quelli di coloro che si mettono di traverso a chi lavora e quindi non ha tanto tempo per chiacchierare.
Sì, come per la piazza, il “quinto” scempio d’Italia.
Ascensore panoramico e quant’altro, ma quando finirà la corsa alla rovina di questo paese?
Mai perché siamo in pieno degrado culturale
Abbiamo scovato un moderno mecenate dell’arte…tanto generoso che resta anonimo. A mio avviso, te sei il prototipo dell’ignoranza crassa. Tronfia
Procedere con la stilatura armata dei giunti era troppo dispendioso??? Come si può autorizzare un intonaco armato o fibrato che dir si voglia..su di una muratura del 500! È un intervento sacrilego. Vergogna!
Hai tutta la mia condivisione, poi magari fermiamo la ristrutturazione da parte della”Intendenza alle Belle Arti”, perché stona con il paesaggio dello Infinito di Leopardi, che guardava la catena dei Sobillini e non certo Monte San Vicino.
Ignobile permesso e comunque chi lavora da sempre “esegue ordini”
La sovrintendenza? perchè esiste o esiste solo per rompere i coglioni ai poveri cristi.
Andate a vedere il nuovo piano particolareggiato del centro storico oppure ancora meglio andare a leggere tutti i limiti ed i vincoli che il comune, spalleggiato dalla soprintendenza, ha posto nelle aree che ricadono nel piano dell’infinito, lì non è possibile modificare una finestra e lo sa bene la Casapiccola che deve tenere ancora lì un vecchio rudere che all’epoca del poeta neanche esisteva, mentre nel palazzo dove i genitori del poeta si sono uniti in matrimonio tutto è concesso, è proprio vero la legge è fatta per i coglioni diceva nonno ; o forse bisogna trovare tecnici amici o tesserati come quel studio che ultimamente ha avuto un grosso incarico dall’amministrazione comunale sarà forse parente di qualcuno vicino al potere ? boh……
Ci sono molte cose che non vanno ma prima di parlare di degrado andate a vedere cosa è Roma.
La logica è sempre la stessa: non disturbare il manovratore…guai a chi interferisce con l’operato . Dai commenti però leggo anche qualche addetto ai lavori, visto mai che abbiano anche ragione…Mica so tutti tuttologi come li chiama lei…comunque shhh zitti zitti..not disturb
Invito il Direttore della testata a rimuovere immediamente il commento del 29.07, ore 07:40, in quanto oltre che gratuitamente offensivo, costitisce un insulto all’intelligenza anche di un bradipo (quest’ultimo dotato di un Q.I. infinitamente superiore a quello dell’autore del commento in parola)
Sono d’accordo condivido anch’io!
16,47. Colpito e affondato!(il biroccio)