Si dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio e così sembra che sia anche per la cooperativa Il Corso” che gestisce la Rsa di via XX Settembre a Recanati. Ancora una volta, infatti, i dipendenti lamentano ritardi nella riscossione degli stipendi: siamo al 22 luglio e l’ultima paga è stata quella di marzo, e da allora il silenzio.
na situazione difficile che, come se non bastasse, è aggravata anche dalla carenza di personale, soprattutto infermieri, che proprio a causa di questa precarietà se ne vanno altrove. Ultimamente è stata addirittura l’Area Vasta 3 a tamponare con proprio personale: una situazione delicata perché con la progressiva copertura del servizio da parte del personale pubblico si rischia la chiusura del rapporto con la cooperativa con il conseguente licenziamento del personale di quest’ultima.
I sindacati Cisl e Cgil hanno scritto l’ennesimo sollecito all’Asur anche se sono consapevoli che la colpa dei ritardi nel pagamento degli stipendi non è addebitabile al mancato pagamento da parte dell’Asur delle fatture della cooperativa per il servizio svolto perché è quest’ultima che non avrebbe fornito tutta la necessaria documentazione.
8 commenti
Faranno come srr….tutti a casa nel giro di pochi giorni….poi chiudono i reparti ospedalieri, guarda dialisi a Recanati, per mancanza personale…… viva l’Italia!!!!
Cosa dice ilsuper assessore alla sanità in regione?
Voi Leghisti super Leghisti in consiglio a Recanati contro chi vi scagliate ora?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!!!!!
Eeeemmm…in regione che portiamo un camion carico di letame?
A chiarì c’è un maneggio!!!!
A Chiari’ votamo meloni
ma basta con queste cooperative fasulle.I padri fondatori delle cooperative si rivoltano nelle loro tombe.E questa volta faccio un’ eccezione al proposito di non intervenire più su Radioerre .Sono disgustato dalle tante speculazioni sul lavoro.B A S T A,porcogiuda.
Bonfili…Non mantieni le promesse! Come le cooperative!
formalista|
Socialista!
e me ne vanto,ma tu non sei in grado di poterlo capire,sommerso dalla tua colossale ignoranza.