Continua la moria di negozi in centro storico a Recanati nonostante l’impegno dell’Amministrazione per tentare di mantenere alzate le serrande. Anche La libreria ELI, infatti, dell’omonimo gruppo editoriale da alcuni giorni ha tolto i libri dalle vetrine e affisso il solito e triste cartello “Affittasi”, uno dei tanti che sempre più spesso compaiono sulle serrande abbassate dei locali sfitti in città. Il negozio, inaugurato nel maggio del 2017 in via Cavour, in pieno centro, era anche legato al progetto del Campus “L’Infinito” proponendo agli studenti della Scuola Dante Alighieri un’ampia offerta di pubblicazioni di italiano per stranieri edite dalla stessa casa editrice. La libreria, quindi, si è trasferita direttamente nella sede del Campus, in Chiostro Sant’Agostino.
D’altra parte in tutto il Paese, stando agli ultimi dati presentati al Salone del libro di Torino, diminuisce la percentuale degli italiani che leggono, oggi al 56% tra i 15 e i 75 anni. Bisogna, poi, non stupirsi degli strafalcioni dei ragazzi agli esami di maturità. Anche Leopardi, stando al portale Skuola.net, che da sempre colleziona le gaffe di chi sostiene l’esame di maturità, è stato strapazzato da un maturando che ha definito un semplice cespuglio quella “siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude” cantata ne “L’Infinito” dal poeta recanatese.
13 commenti
Speravo che il Campus fosse ripartito bene.
che bello il “paese-cartolina”, tutto chiuso, isola pedonale e cartelli “affittasi” ovunque
Non solo affittasi, anche vendesi.
Non si può dare ovviamente colpa all’amministrazione se di libri in Italia se ne leggono pochi e quindi le librerie ne risentono!
Comunque magari anche questa situazione può far pensare che oramai il centro é in declino permanente se non ci si “sveglia”, ma credo visto le nuove politiche intraprese si stia dormendo per non svegliarsi più
Certamente non è colpa dell’Amministrazione se una buona parte di italiani non legge; è invece chiara responsabilità degli amministratori degli ultimi tre lustri se l’altra parte di italiani lettori (nonchè qualsiasi altro potenziale cliente di negozi) viene ostacolata in ogni modo nell’accesso al centro storico e, di conseguenza, rinuncia ad affrontare i percorsi ad ostacoli predisposti dagli illuminati governanti locali
Il centro era vivo molto frequentato, non c’era tutta questa moria di negozi.
me sa che te sbagli col sindaco ottaviani
c’è anche da dire che i proprietari degli appartamenti/locali chiedono delle cifre per l’affitto ALLUCINANTI, dimenticando forse che siamo in un paesello e non a New York City
Il restauro dei palazzi costa cifre allucinanti e il ritorno economico non c’è. Gli attuali incentivi avrebbero potuto fare la differenza ma tra le incertezze normative a livello nazionale e le vessazioni quotidiane a livello locale di cantieri privati ne sono partiti pochi. Quei pochi secondo qualche cervellone locale dovrebbero essere sospesi in estate per non disturbare i turisti. Inutile qualsiasi commento.
Il centro storico si ravviva con la presenza dei residenti ..se mancano quelli inutile fareercatini vari ..
Ma se non fanno ristrutturare i fabbricati e perseguitano i cantieri edili come si fa a incrementate il numero dei residenti in centro?
La libreria ha chiuso ormai più di un mese fa…vi siete accorti presto… evidentemente non frequentate il centro. E ha chiuso non si trasferisce fuori.
Cosa vogliamo dire allora dell’ufficio postale ubicato in Corso Persiani? Ha una bella sede prima irraggiungibile solo il sabato mattina ora condizionata anche da questa dissennata ztl. Per chi non fosse addentro alle nuove funzioni dell’ufficio postale, ricordo che ora vi si comprano prodotti finanziari, contratti telefonici, si fanno cessioni di credito relativi al superbonus. Il tutto con l’ansia dei ticket del parcheggio e gli orari della ztl nelle ore centrali della giornata. Qualcuno qui ha problemi mentali.