Venerdì 3 giugno, alle ore 21,15, presso la chiesa di san Francesco di Recanati, il Maestro Francesco Cingolani, terrà un concerto d’organo sullo strumento costruito nel 1770 dal maestro Gaetano Callido, che si trova nella cantoria della chiesa e si compone di una tastiera di 45 tasti con listelli intarsiati e una pedaliera di 18 pedali. Le canne, dalle piccole, di pochi centimetri, alle grandi, lunghe svariati metri, sono circa 500. I registri, disposti in un’unica fila, offrono una gamma di sonorità di grande varietà e bellezza, dalla dolcezza del principale al particolare colore della voce umana, dalla brillantezza dei registri di mutazione come la cornetta e il flauto in duodecima agli squillanti tromboncini, il tutto arricchito da un suono di ripieno di grande potenza e nitidezza.
È stato possibile ripristinare la funzionalità dello strumento grazie alla nostra Associazione CONTROVENTO APS, che ha promosso il progetto e una sottoscrizione popolare. Parte dei denari sono stati donati da generosi benefattori, il rimanente è stato donato dalla famiglia Borgognoni.
Il concerto del M. Francesco Cingolani aprirà il programma delle Feste in onore di Sant’Antonio è dedicato al tenore Lucio Borgognoni, scomparso il 15 marzo di quest’anno, all’età di 88 anni, a Recanati, già Presidente della Controvento APS e “parrocchiano” di San Franceso nei suoi ultimi anni di vita segnati dalla sofferenza ma anche dal ritorno a Cristo, durante i quali Don Igino Tartabini prima, Don Pietro Micheletti dopo e per ultimo Don Sergio Fraticelli gli sono stati vicini.
Nato ad Ancona da una famiglia umile, grande amico del tenore Franco Corelli, di Carlo Scaravelli (primo insegnante di Corelli) e di Carlo Perucci (indimenticato “creatore” della stagione dello Sferisterio di Macerata), Borgognoni condivise con loro la passione per la lirica fin dagli anni cinquanta. Studiò canto a Pesaro con la maestra Emma Raggi Valentini a Pesaro. Per lo studio delle opere si avvalse dei maestri Olivio Secchiaroli e dell’indimenticabile Tullio Giacconi. Tenne il suo primo concerto nel 1954, mentre faceva il servizio militare, a Roma, con gli allievi del maestro Nerilli. Nel 1965 partecipò al Concorso Internazionale Beniamino Gigli al Teatro Lauro Rossi di Macerata, classificandosi secondo a pari merito con il tenore Angelo Yoshihico. In giuria c’erano, tra gli altri, Marcia Caniglia e Carlo Tagliabue. Nel 1966 partecipò al Corso di Perfezionamento di Canto e Arte Scenica promosso dalla Fondazione e dal Conservatorio Rossini e diretto dal maestro Ettore Campogalliani e dal regista Marcello Ferroni. Debuttò al Teatro Pedrotti di Pesaro in una serata in cui furono eseguiti il quarto atto di Boheme di Puccini e il Il Signor Bruschino di Rossini. Nel 1967 fu scelto dal Conservatorio Rossini di Pesaro per partecipare ad un concerto lirico al Teatro Plateau a Park La Fontaine di Montreal, insieme a Maria Luisa Barducci, Milena Pauli e Benito Di Bella. Nello stesso anno debuttò in Madama Butterfly di Puccini al Teatro della Fiera della Pesca di Ancona, al fianco di Atsuko Azuma e con la direzione di Giuseppe Morelli. Nel 1968, Tarquinia Zandonai, vedova del maestro Riccardo Zandonai, lo scelse per eseguire alla RAI in Cronache Italiane, la cantata inedita del V Canto dell’Inferno di Dante. Nel 1969, al Teatro Pergolesi Jesi è protagonista di Madama Butterfly, con Edy Amodeo e la direzione di Francesco Maria Martini. Nel 1970 partecipò alla finale del Concorso Internazionale giovani cantanti lirici di Parma-Premio Verdi e si classificò dopo Katia Ricciarelli e Yasuko Hajashi (prime ex-aequo), Adelina Romani e Maria Parazzini. Tenne un concerto organizzato dal Club della Lirica di Mantova in onore di Maria Chiara. Interpretò l’Inno delle Nazioni di Giuseppe Verdi (per coro, orchestra e tenore solista) nel Concerto Sinfonico allo Sferisterio di Macerata, organizzato per festeggiare il Centenario di Roma Capitale, diretto da Francesco Maria Martini. Nel 1971 fu Pilade nella prima mondiale assoluta dell’Ifigenia di Francesco Morini, diretto da Francesco Maria Martini, al Teatro Sociale di Mantova e nello stesso anno interpretò il ruolo di Pierre nella Margot di Nuccio Fiorda al Teatro Pergolesi di Jesi, al Teatro Giordano di Foggia e al Teatro Comunale di Padova. Nel 1974 partecipò nel ruolo di Laerte alla prima esecuzione mondiale dell’Amleto di Mario Zafred, diretta dal maestro Ferruccio Scaglia al Teatro di Sassari. Nello stesso anno fu Ismaele nel Nabucco di Verdi al Pergolesi di Jesi, con Franco Bordoni, Carlo Cava a e Maria Angela Rosati e la direzione del maestro Fernando Cavaniglia. Prese parte al cast concertistico che rappresentò le Marche in Svizzera per la manifestazione L’Europa a Zurigo – Zurigo in Europa.
Carlo Perucci lo chiamò spesso nelle stagioni dello Sferisterio di Macerata come doppio di Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco, Giancarlo Cecchele e Gastone Limarilli.
Nel 1980 fondò, insieme ad altri appassionati, l’associazione Amici della Lirica di Ancona, che ora è intitolata a Franco Corelli. Grazie alla sua passione e alla sua professionalità sono stati ospiti dei concerti dell’associazione che si sono tenuti nelle varie sale di Ancona, tutti i più grandi interpreti della lirica degli ultimi trent’anni (per citarne solo alcuni: Franco Corelli, Mirella Freni, Rolando Panerai, Anita Cerqueti, Nicola Martinucci, Leo Nucci, Giorgio Merighi, Lucia Mazzaria, Roberto Servile, Ferruccio Tagliavini, Flaviano Labò, Aldo Protti, Roberto Scandiuzzi, Anna Caterina Antonacci, Sesto Bruscantini, Andrea Silvestrelli, Giuseppe Giacomini, Luciana Serra, Bonaldo Giaiotti, Antonietta Stella). Altrettanto importante è stato il suo lavoro nella scoperta e nell’avvio alla carriera di moltissimi giovani cantanti lirici. Con la stessa Associazione, è stato promotore e Direttore Artistico del Concorso Lirico Internazionale Franco Corelli che si è tenuto per tre anni di seguito ad Ancona con oltre 100 concorrenti e il maestro Corelli presidente di Giuria. Promotore anche del Premio Carlo Perucci, consegnato a Franco Malgrande, direttore tecnico del Teatro alla Scala di Milano e a Francesco Ernani.
Nel 2019 si trasferì a Recanati per stare vicino alla figlia e divenne presidente dell’associazione culturale di promozione sociale CONTROVENTO, alla quale affidò l’amministrazione del patrimonio librario e multimediale di sua proprietà: oltre 8.000 tra libri, spartiti musicali, dischi, dvd, cd e altro. Una scelta che ha consentito alla stessa associazione pochi mesi fa di entrare a far parte del Sistema Bibliotecario della Regione. Il 16 gennaio 2020, in occasione del suo 86esimo compleanno, ricevette un prezioso riconoscimento dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, consegnato dall’Assessore Moreno Pieroni, con la seguente motivazione: A Lucio Borgognoni, per la sua carriera artistica e per il suo impegno per la diffusione della musica lirica. Ha seguito con passione la crescita dell’Associzione fino agli ultimi mesi ed ha avuto il tempo di vedere la Bilbioteca a lui intitolata entrare a far parte del Sistema Bibliotecario della Regione Marche.