“Aggressione all’Ucraina: geopolitica di una crisi”. Questo è il titolo dell’evento pubblico organizzato
dal Centro Fonti San Lorenzo per venerdì 20 Maggio alle ore 21.15. Approfittando delle temperature
estive e dello splendido parco di Fonti San Lorenzo, l’associazione ritiene necessario costruire un
evento pubblico di informazione e dibattito sulla guerra in Ucraina, al fine di permettere a tutti i
cittadini e le cittadine di formarsi un’opinione consapevole.
Mai come in questo momento, infatti, al bombardamento fisico dei territori ucraini e al riarmo di
tutto il mondo si sta unendo un’informazione aggressiva, basata su propaganda e contrapposizioni
rigide, incapace davvero di arrivare alle persone. Abbiamo bisogno di momenti di confronto, per
mettere in comune le paure e le conoscenze, connettere i fili e al tempo stesso ragionare insieme di
soluzioni. Perché una società, e una città, sono democratiche quando i cittadini e le cittadine sono
attivi protagonisti, in grado di formarsi un’idea e di elaborare soluzioni, anche a partire dall’impatto
che fenomeni come la guerra (o il Covid) hanno sulla vita di ciascuno e ciascuna.
Modera l’incontro Mauro Gentili, ospite del Centro Fonti San Lorenzo per la serata, che faciliterà
il confronto e risponderà agli stimoli che verranno dai partecipanti e dai volontari
dell’associazione.
Evento: https://www.facebook.com/events/3219240765019292/?ref=newsfeed
“Quando gli elefanti combattono, è sempre l’erba a rimanere schiacciata”
(proverbio africano)
1 commento
In questo democratico paese si dibatte di tutto, giustamente. Ma di tutto proprio no, ci sono argomenti che servono per la distrazione di massa, il covid prima, la guerra in Ucraina adesso. Tutti i morti per inquinamento non fanno notizia, quelli morti con il covid (non solo a causa del covid, anche quelli morti per incidente stradale risultati positivi) fanno notizia, eccome. Tutte le altre guerre del mondo interessano poco, anche la guerra al terrorismo ha perso appeal. Poi ci sono temi dirimenti per la democrazia interna, che toccano la libertà e i diritti di ciascuno di noi, primi fra tutti i referendum prossimi venturi, di cui non si parla proprio per farli fallire miseramente. Alla faccia della libertà e completezza dell’ informazione.