Sarà la Koinonia + Società Cooperativa Sociale di San Ginesio a continuare ad occuparsi dei cimiteri di Recanati, sia quello principale che di quelli rurali. Sono stati, infatti, assegnati entrambi a questa i due appalti avviati dall’Amministrazione comunale riservati alle Cooperative di tipo B. Il primo, con base d’asta di 90 mila euro per una durata di tre anni rinnovabili, riguardava la gestione di tutte le operazioni cimiteriali, custodia, apertura, chiusura dei cancelli dei cimiteri comunali e pulizia dei bagni del cimitero principale mentre il secondo, per l’importo di 120 mila euro sempre per tre anni, proponeva la loro manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per la Koinonia si tratta della prosecuzione di un lavoro a cui già da tempo è impegnata e nel quale impiega, trattandosi di cooperativa di tipo B, anche personale in fase di riabilitazione. Per il servizio decoro, pulizia e manutenzione delle aree verdi presso i cimiteri della città il Comune di Recanati in tre anni (gennaio 2022-dicembre 2024) le liquiderà la somma di 112.770 euro Iva esclusa mentre per la gestione delle operazioni cimiteriali, custodia, apertura, chiusura dei cancelli dei cimiteri comunali e pulizia dei bagni del cimitero principale l’importo aggiudicato è stato di circa 82 mila euro per tre anni.
Spesso i cimiteri cittadini sono oggetto di lamentele per il loro stato di abbandono, specie nella parte vecchia dove ormai non c’è più nessuno che curi la manutenzione delle vecchie cappelline. Anche il bagno del cimitero principale, che si trova sulla parte vecchia, dietro la chiesa, non è certo un bel vedere per lo stato di pulizia e decoro in cui troppo spesso si ritrova.
Inoltre, per quanto riguarda il cimitero principale, rimane l’amarezza per la chiesa, di proprietà comunale, dedicata a “Santa Maria in Varano”, chiusa al culto ormai dal novembre 2010 prima per l’instabilità del soffitto a travatura del sec. XVIII e, successivamente per i danni creati dal terremoto. La chiesa risale al 1450 e all’interno è conservata una cappella funeraria della famiglia Leopardi ed affreschi di un certo pregio. L’Amministrazione comunale per il suo recupero ancora non ha neanche avviato un progetto né richiesto alcun tipo di finanziamento e il rischio è che prima o poi si trasformi solo in un cumulo di macerie.