La scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “B. Gigli” di Recanati si arricchisce di innovative ed importanti esperienze educative. Grazie all’alleanza del Patto Educativo della Comunità di Fonti San Lorenzo (che vede coinvolti sia il Centro Culturale Fonti San Lorenzo che l’istituto stesso), i tre plessi dell’infanzia da due mesi hanno l’opportunità di ospitare nelle loro sezioni volontarie madrelingua provenienti da Spagna, Portogallo, Ungheria, Francia e Georgia per un primo approccio ad altre lingue e culture.
L’idea, nata da un’intuizione della maestra Katia Cruziani e dello staff educativo del Centro Culturale, è stata condivisa e integrata dalle docenti delle scuole e dalle educatrici di Fonti, perché ritenuta una grande opportunità formativa per entrambe le istituzioni. Allargando i confini dell’educazione, il progetto prevede una “contaminazione” dei due nuclei formativi, uno sconfinamento e una connessione tra le due realtà educative attraverso l’ingresso in classe dei volontari madrelingua di diverse nazionalità. Non solo: nelle prossime settimane lo “sconfinamento” sarà reciproco e vedrà coinvolte le insegnanti delle scuole, che integreranno con vari laboratori le attività della ludoteca del Centro Fonti San Lorenzo.
Un ciclo di attività che assume spessore e valore educativo anche perché progettato e immaginato insieme, all’interno di ciclici incontri progettuali tra educatori/trici Centro, le referenti dei plessi,
maestre e volontari, arrivando a stilare un calendario di azioni che coinvolgesse tutte le 10 sezioni di scuola dell’infanzia dell’istituto. 12 ore di attività educativa in 10 diverse sezioni, per decine di
bambini e bambine. Ogni esperto madrelingua ha l’opportunità di far conoscere gli usi e i costumi della propria Nazione in due incontri a sezione attraverso giochi e laboratori. Ma che cosa significa, sul piano organizzativo e didattico, riconoscere e valorizzare l’inclusione, la varietà linguistica e la scoperta dell’altro nella scuola dell’infanzia? Certamente non si tratta di insegnare altre lingue o spingere a memorizzare parole nuove, ma di suscitare curiosità e interesse verso culture differenti, verso una pluralità linguistica che abita ormai anche il nostro paese. Nello stesso tempo, significa anche cercare possibili ricadute “cognitive” che l’apertura esplorativa verso l’altro comporta. In effetti l’esperienza condotta dimostra che i bambini e le bambine riescono a cogliere somiglianze e differenze culturali, riconoscersi diversi o uguali per taluni aspetti e fare confronti fra le diverse lingue. Già dai primi incontri hanno acquisito maggiore consapevolezza sulla lingua che appare quindi come mobile e dinamica: le attività hanno puntato sul conoscere parole di uso comune nelle diverse lingue; sono state presentate le bandiere dei diversi Stati, le usanze e cibi tipici, i modi di salutare, senza trascurare canti, balli e giochi tradizionali di ciascun paese. I bambini e le bambine hanno potuto vivere e fare esperienza della diversità, passando per Paesi e lingue diverse.
Le esperienze che si stanno realizzando dimostrano l’effettiva utilità dell’azione educativa in atto e, grazie ad una documentazione multimediale creata appositamente, i bambini possono
approfondire, rivedersi e riflettere collettivamente sulla varietà linguistica e culturale che ci abita intorno sentendosi parte attiva di una grande comunità educante. Figlio di questo progetto è il gemellaggio tra l’ Istituto B. Gigli e la Scuola dell’infanzia di Lisbona. Un legame nato dalla curiosità dei nostri alunni nel vedere come sono i bambini della scuola portoghese, dei giochi che hanno a disposizione e dal desiderio di far conoscere loro la nostra realtà, la nostra bandiera e i nostri cibi preferiti. Attraverso una videochiamata ci si è conosciuti e si sono fatte le prime scoperte: anche loro amano la pizza come noi, hanno tanti giochi a scuola e si divertono a correre e saltare! Questa esperienza continuerà con uno scambio epistolare ed altre iniziative volte ad approfondire il legame creatosi.
Crediamo nel valore educativo e sociale di un’educazione che si fa scuola ovunque, in ogni spazio e in ogni tempo; come crediamo nel valore della collaborazione che diventa progetto comune, per
dare ai piccoli e alle piccole un mondo più ricco di esperienze, di vita, di immaginazione e solidarietà.
Maestrə, volontari e volontarie, educatori ed educatrici del quartiere educante di Fonti San Lorenzo. Tiziana Agostinelli, Angelomé Gabriella, Gilberta Albanesi, Asciutti Brunella, Martina Baldassarri, Patrizia Bartomeoli, Laura Bedini, Alice Boccanera, Simona Calamante, Sara Camilletti, Stefano Casulli, Doriane Caudart, Silvia Cavalletti, Wendy Maria Cedeno Calvache, Cruziani Katia, Cruziani Alice, Maria Eloisa De Sola Sienes, Di Ruscio Maria Rita, Simona Flamini, Jose Daniel Generoso, Valeria Giammusso, Leila Giuggioloni, Petra Horvath, Mariam Kvirikashvili, Mirco Lucamarini, Alessandra Marinozzi, Federica Mazzuferi, Sara Mendes, Maeva Mons, Tiziana Montironi, Maria Moriconi, Elisa Paolucci, Pretini Valeria, Roncaglia Rosita, Sabbatini Savina, Silvia Sabbatini, Sara Santucci, Sampaolesi Sabrina, Iria Vergara Perez, Jorge Zas Abeijòn