Una pattuglia di Carabinieri del Comando Stazione di Cupramontana, nel corso dei servizi di controllo del territorio, è stata attratta da musica Rap provenire da una casa colonica isolata che sapevano essere disabitata. Raggiunto l’immobile, non senza difficoltà in quanto allo stesso si può arrivare soltanto attraverso un’unica strada di campagna in pessime condizioni, ha notato la presenza di persone all’interno, successivamente identificate in tre ragazzi maggiorenni. Solo dopo aver bussato con insistenza gli occupanti hanno aperto l’ingresso principale e a fare gli onori di casa ci ha pensato un giovane quasi trentenne, originario di Cupramontana, che si qualificava come l’affittuario dell’abitazione, preceduto da un forte odore inequivocabile di sostanza stupefacente.
Ritenendo sussistenti i necessari presupposti di legge, i militari hanno proceduto ad una immediata perquisizione sia locale che personale che dava esito positivo in quanto consentiva di rinvenire un sacco di plastica stracolmo di sostanza stupefacente tipo “Cannabis” nella fattispecie “infiorescenze” e foglie già secche e tagliate dal fusto, per un peso “netto” pari a Kg. 2.49 unitamente ad un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante, il tutto debitamente sottoposto a sequestro.
L’affittuario ha dichiarato che quanto rinvenuto era di sua esclusiva proprietà e nella sua unica disponibilità, aggiungendo di essere titolare di ditta individuale di tipo agricolo preposta alla coltivazione di farmaceutici e spezie, giustificando così la presenza di predette inflorescenze come Cannabis Sativa Light da lui coltivata. Il ragazzo continuava dicendo che la sostanza ed il bilancino erano funzionali all’uso personale che ne avrebbero fatto lo stesso ed i suoi amici volto a testarne la qualità per porre in essere una “grappa con infuso di marijuana“.
Preso atto delle dichiarazioni del proprietario della sostanza, i militari hanno informato la competente Autorità Giudiziaria che ha disposto, a scanso di equivoci, l’analisi della sostanza stupefacente presso il laboratorio di Analisi Sostanze Stupefacenti sito nel Comando Provinciale Carabinieri di Ancona. Le analisi, quindi, hanno consentito di accertare che il valore del Tetraidrocannabinolo “THC” di dette inflorescenze era decisamente superiore al massimo consentito dalla Legge che regola la “coltivazione della filiera agroindustriale della canapa”.
Altri accertamenti sono in corso volti a verificare la completezza e veridicità delle autorizzazioni in possesso del giovane agricoltore, il quale è stato deferito in stato di libertà per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope, mentre le altre due persone presenti all’atto del controllo, sono state segnalate alle competenti autorità per uso personale di sostanza stupefacente.