Come i più ricorderanno, tutto ebbe inizio nel 2020 quando, con le delibere 9 e 10, l’ATA3 di Macerata individuò 70 siti potenzialmente utili per essere adibiti a discarica provinciale (18 dei quali nei soli comuni di Recanati e Montefano!). Pronta fu la risposta del Comitato No Discarica che decise fin da subito di farsi assistere in questa incredibile vicenda da uno dei più importanti studi legali in Italia: lo studio Grimaldi di Roma in cui opera, tra gli altri, il prof. avv. Bernardo Giorgio Mattarella.
Ancora nel 2020 il Comitato, a seguito del diniego dell’istanza di accesso agli atti da parte dell’ATA3, ha presentato un altro ricorso al TAR, sempre assistito dallo Studio legale Grimaldi per ottenere la relazione della Oikos Progetti di Milano. Nell’imminenza dell’udienza, l’ATA3 era corsa ai ripari producendo della documentazione ritenuta però “parziale” dal pool di legali che segue il Comitato. A riprova di ciò, il TAR ha infatti riconosciuto l’insufficienza di quanto prodotto da ATA3 ordinando a quest’ultima di fornire l’intera documentazione (al netto delle parti coperte da segreto industriale, brevetti e aspetti economici) al Comitato entro 30 giorni dalla data della sentenza.
Nelle scorse settimane è stato depositato il terzo ricorso al TAR presentato per conto del Comitato No Discarica Montefano-Recanati dallo Studio Grimaldi di Roma. Questo ennesimo recente atto formale è la risposta che il Comitato dà all’ATA3 di Macerata a seguito dell’emanazione della delibera n. 5 dello scorso ottobre 2021 nella quale sono stati riproposti esattamente tutti i 70 siti inseriti nelle prime Delibere del 2020.
“Si tratta di una situazione incredibile! Dal mese di giugno 2020 nulla è cambiato e dopo più di un anno e mezzo viene nuovamente confermato quanto scritto nella prima Delibera nonostante gli approfondimenti richiesti con le “schede tecniche” dall’ATA a tutti i Comuni interessati, le ingenti spese sostenute da quest’ultimi e dall’ATA per gli affidamenti di numerosi incarichi a tecnici” dice Fabio Lanari, Presidente del Comitato “e restano vincolate le stesse 70 aree individuate originariamente, nonostante i numerosi ricorsi presentati da Comitati, Comuni e singoli cittadini. L’ATA3 si rende conto della situazione in cui versano decine di migliaia di cittadini che ancora oggi non sanno se nei prossimi anni dovranno convivere con una discarica sotto casa, adiacente alla propria attività agricola o commerciale, al confine con il proprio ristorante o agriturismo? Per non parlare del valore delle case e dei terreni” aggiunge Lanari “qualcuno si è chiesto quanto questa inspiegabile situazione di stallo possa influire sulla qualità della vita dei cittadini?”
La situazione sembra essere fuori controllo e, con il passare dei mesi, sempre maggiore è la confusione che regna tra i vari attori e Enti chiamati a trovare una soluzione efficace ad una problematica da sempre nota, nel rispetto delle vite di coloro che abitano i nostri splendidi luoghi che attendono dagli amministratori risposte chiare, informazioni puntuali e dialogo costruttivo.
E’ proprio su questo ultimo punto che il Presidente del Comitato desidera tornare per ribadire che “ancora una volta il Comitato ha fatto il primo passo verso il neo eletto Presidente della Provincia Sandro Parcaroli al quale, solo alcuni giorni dopo la sua nomina, abbiamo inviato le nostre congratulazioni per il nuovo incarico assunto unitamente alla richiesta formale d’incontro per avviare un confronto costruttivo sul tema discarica, mai ottenuto dal suo predecessore”.
Ad oggi nessuna risposta è pervenuta al Comitato che attende ancora pazientemente