Si è svolto questa mattina il funerale di Luciano Berruto, l’idraulico recanatese morto mercoledì scorso a 56 anni per un grave infortunio sul lavoro. La chiesa di Cristo Redentore era piena dei suoi amici, colleghi di lavoro e di chi, conoscendo la famiglia, ha voluto tributargli un ultimo saluto. È stata la figlia Simona, sull’altare, a tessere le lodi del padre, “uno tenero e dolche che amava il suo lavoro di cui era orgoglioso. Volevo ricordarvi – ha concluso con la voce rotta dall’emozione – di prendervi cura di voi, della qualità della vostra vita, di non subire il lavoro ma di renderlo parte di voi, qualunque esso sia, e di raccomandarvi di godere il meritato ozium”.
Dall’altare Simona ha chiesto di aderire alla raccolta fondi a favore della Fondazione “Sosteniamoli Subito” della rete ANMIL di Macerata che si occupa principalmente di promuovere azioni e assistenza nei confronti delle vittime degli infortuni sul lavoro, nonché di specifiche situazioni di difficoltà delle vedove e degli orfani. È una rete di supporto che promuove anche studi e ricerche negli ambiti della medicina legale e del lavoro, con particolare riferimento agli infortuni ed alle malattie professionali. “Ci farebbe piacere – ha detto – mantenere l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi del lavoro”.
Luciano Berruto, titolare della ditta individuale MRCI, verso le 18 mercoledì scorso era intento al lavoro in cima ad una scala appoggiata ad un terrazzo per aggiustare una caldaia posta sul balcone del primo piano di un palazzo in via Martin Luther King, nel quartiere Europa, subito dietro l’Hotel Mondial, a Porto Recanati. Secondo l’esito dell’autopsia, l’uomo avrebbe avuto un malore e per questo è caduto nel vuoto, battendo violentemente la testa sul gradino della scala d’ingresso del palazzo.
3 commenti
Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.
Molto brava la figlia, che ha posto l’attenzione sugli incidenti sul lavoro e a suggerire di far crescere il movimento, che serve ad aiutare quelle famiglie a cui viene a mancare il primo cardine e che per tale motivo si trovano poi in tantissima difficoltà.
Condoglianze vivissimi a questa famiglia. La figlia è semplicemente esemplare.
Addolorata da questa spiacevole notizia, Simona ha descritto perfettamente il papà. Io e mio marito abbiamo avuto il piacere di conoscerlo nel 1987 io amica della moglie e abbiamo fatto da compari al loro matrimonio un ragazzo come pochi ciao Luciano non ti dimenticheremo mai un bacio a tutta la famiglia