Ieri mattina, dopo un’attività di indagine condotta dai poliziotti del Comm.to di P.S. di Civitanova Marche protrattasi per alcune settimane, con l’ausilio della Squadra Mobile della Questura di Macerata è stato tratto in arresto un soggetto di 33 anni, pugliese di origine, residente a Civitanova Marche poiché resosi responsabile del reato di cui all’art. 23 della legge nr. 110/75, in relazione all’art. 11 della medesima Legge – detenzione di arma clandestina- in quanto trovato in possesso di una pistola di fabbricazione russa con matricola abrasa completa di caricatore e relativo munizionamento che veniva immediatamente sequestrata.
L’arrestato, gravato da precedenti di Polizia per reati contro la persona (minacce e lesioni) era oggetto di una indagine della Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, dopo che si era reso responsabile di una serie di minacce gravi nei confronti di un soggetto, anch’esso civitanovese, il quale, intimoritosi, si era rivolto al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Dr. Fabio MAZZA. Dopo un’intensa attività di indagine durata alcune settimane, finalizzata alla raccolta di tutti gli elementi di prova, gli uomini del Commissariato hanno formulato l’informativa di reato all’Autorità Giudiziaria che, sposando a pieno la tesi investigativa, ha delegato la Polizia ad una serie di adempimenti tra i quali la perquisizione dell’abitazione del 33enne e di tutti i luoghi nella sua disponibilità. Le operazioni davano esito positivo infatti, come già detto, presso l’abitazione del giovane veniva rinvenuta un’arma clandestina, mentre in un altro locale in uso allo stesso, veniva rinvenuta una pistola marca “Beretta” del tutto simile al modello in uso alle forza di Polizia, con caricatore contenente una cartuccia priva di ogiva che, attese le risultanza sopra emerse in concerto con le finalità per le quali era stata disposto il decreto di perquisizione, veniva anch’essa posta in sequestro.
Ultimate le incombenze di rito, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Ancona Montacuto.