Prosegue l’intensa attività di controllo finalizzata alla tutela della salute pubblica sui luoghi di lavoro ed al contrasto dello sfruttamento della manodopera irregolare.
L’attività di controllo posta in essere nelle ultime settimane dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dai Carabinieri del Comando per la tutela del lavoro di Macerata, in totale sinergia con il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, è stata indirizzata alla verifica del rispetto e delle garanzie, da parte dei lavoratori, previste dai decreti ministeriali per la gestione dell’emergenza epidemiologica covid-19 nonché’ delle tutele necessarie. In particolare sono state controllate nr. 9 aziende dei settori agricoli, manifatturiero e pubblici esercizi nei comuni di Tolentino, Morrovalle e Civitanova Marche, tutte risultate inadempienti alle prescrizioni in materia di contenimento del covid-19 nei luoghi di lavoro e per cinque di esse è scattata la chiusura di giorni 5 per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione relativa al fine di evitare il rischio contagio sul posto di lavoro. Tre di queste aziende sono state anche sospese per aver impiegato manodopera in nero.
Le aziende, infatti, impiegavano manodopera priva di dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio covid-19, impiegando anche personale non regolare, e quindi in nero, non ottemperando così al protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro.
61 i lavoratori identificati nel corso delle ispezioni, esposti a un concreto rischio biologico, e n. 24 lavoratori in nero.
I Carabinieri hanno anche contestato nr. 20 violazioni circa l’obbligo del green pass, nella circostanza, oltre gli avventori e i lavoratori, sono stati sanzionati anche i titolari delle aziende per non aver provveduto alla verifica della relativa certificazione verde.
Inoltre, a seguito di attività d’indagine espletate nelle settimane scorse da questo NIL, la Procura di Macerata delegava il sequestro preventivo di un autolavaggio gestito da cittadini egiziani, poiché’ emergevano gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare è risultata assente la normativa obbligatoria in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; più precisamente non era stato elaborato un documento di valutazione dei rischi, non era stata fornita alcuna informazione e formazione dei lavoratori nonché non era stata garantita la sorveglianza sanitaria per gli stessi.
1 commento
L’obbligo del green pass assomiglia troppo a quanto obbligatorio nel periodo fascista, la dichiarazione di appartenere alla pura razza ariana necessaria per lavorare nel pubblico impiego. Vorrei proprio sapere che bisogno ci sia del green pass per lavorare i campi solo su un trattore, come non si capiva per quale motivo non si potesse uscire di casa ai tempi del look down per camminare soli o con i bambini in mezzo a un campo o a un bosco. Gente inerme e incensurata inseguita da pattuglie di poliziotti muniti di droni, mentre altri personaggi colpiti da provvedimenti giudiziali di obbligo di dimora vanno alle manifestazioni di piazza senza essere nemmeno fermati. Ionesco e Kafka sono due dilettanti.