E’ una delle figure più longeve della Pallacanestro Recanati, amato da tutti grandi e piccini, professionista serio ed esemplare si appresta a cominciare la sua decima stagione in gialloblu e lo fa col suo immancabile ottimismo. Stiamo parlando del Prof. Claudio Micheloni, laureato in scienze motorie, preparatore fisico della prima squadra e del settore giovanile, istruttore del gruppo “Pulcini” del minibasket, nonché massaggiatore.
Claudio, com’è nata la tua passione per il basket?
“Sono ormai 12 anni che sono in questo mondo, vengo da quello del calcio dove ho fatto il preparatore atletico in Promozione, Eccellenza e Serie D fino ad arrivare alla Serie C1 e B. Ho sempre lavorato con squadre senior ma ho seguito anche i settori giovanili. Incontrai in seguito un’altra realtà che mi propose di fare il preparatore fisico nel basket e da lì in poi non ho più lasciato questo mondo”.
Quali sono stati i momenti più belli e quelli più brutti vissuti fino ad ora con la Pallacanestro Recanati?
“Vivo questa bellissima esperienza con la Pallacanestro Recanati da dieci anni ed appena arrivato vincemmo il campionato, fu travolgente e bellissimo. L’episodio meno bello fu senza dubbio la sconfitta in gara 3 a Vasto dove la C Gold ci sfuggì davvero per un soffio. Un altro momento esaltante fu quando nel 2017 ricevetti la chiamata della USBR per ricoprire il ruolo di preparatore fisico e massaggiatore in Serie B”.
I ragazzi ti adorano, per tutti sei un riferimento. Qual è il consiglio che ti senti di dare loro?
“Ai ragazzi dico sempre di lavorare ed impegnarsi al massimo, il lavoro paga sempre. Non c’è altra formula per arrivare a raggiungere i propri obbiettivi, che siano sportivi, professionali o personali. Bisogna fare sacrifici oggi per raccogliere soddisfazioni domani”.
Non solo basket nella tua vita, giusto?
“Si esatto, ho anche uno studio di massaggi e sono un chinesiologo cioè mi occupo principalmente del benessere psicofisico della persona attraverso l’attività motoria. Collaboro anche con le scuole dell’infanzia per l’attività motoria dei bambini”.
Cos’è stata per te la pandemia ed il lockdown?
“Come per tutti è stato un momento terribile, soprattutto inizialmente. Il senso di smarrimento è stato tanto poi mi sono adeguato ed ho sfruttato il tempo per aggiornarmi e fare corsi in internet. Se c’è una cosa positiva che mi ha lasciato questo periodo è stata quella di trascorrere molto tempo con la mia famiglia”.