Il CSER centro diurno socio educativo riabilitativo per l’accoglienza di persone con disabilità di Recanati, che ricordiamo era stato riaperto dopo il primo lockdown e purtroppo richiuso a causa della seconda ondata di pandemia, torna a garantire i servizi con un’offerta più ampia e con una nuova organizzazione convalidata dall’Asur in base alle richieste inoltrate dal Comune, in collaborazione con la Pars e in accordo con i familiari degli utenti, a partire dalla settimana prossima.
La riapertura è prevista indicativamente per lunedì 4 Ottobre, ma la data potrebbe slittare di qualche giorno perché i frequentanti devono effettuare tutti il tampone che è stato già sollecitato all’Asur, per garantire una piena sicurezza anticontagi.
Dopo mesi di interruzione dovuti alla pandemia, ad alcuni casi di positività e relative quarantene, alla sospensione volontaria della frequenza per precauzione da parte di alcuni frequentanti, prima delle ferie ferragostane è stato discusso con le famiglie un nuovo assetto, che in base alle norme vigenti, permetta una frequenza almeno per tre giorni alla settimana agli utenti, divisi in due gruppi.
“In attesa del superamento dei problemi connessi alla pandemia ci siamo impegnati per ripristinare una parte dei servizi del Centro per garantire un aiuto alle famiglie e la ripresa delle attività terapeutiche agli ospiti accolti – ha affermato il Sindaco Antonio Bravi – I frequentanti sono stati tutti vaccinati e questa è una garanzia accanto al distanziamento, all’uso di mascherine e di disinfettanti. Dietro la riapertura del Centro c’è un grande lavoro di regia da parte delle assistenti sociali comunali, sempre in prima linea per assicurare i diritti alle fasce di popolazione più marginale e fragile.”
Saranno quindi una decina gli utenti che, a turno, divisi in due gruppi, potranno riprendere la frequenza al centro, che offre opportunità di attività utili al mantenimento di funzioni cognitive e sociali ai partecipanti.
“Non è facile comprendere i motivi per cui il servizio non possa ancora riprendere a pieno regime, per chi non conosce le norme di sicurezza e il rispetto delle caratteristiche che rendono accessibile un luogo anche a persone con disabilità’ – ha affermato l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini – oltre al fatto che è necessario tener conto degli orari di lavoro e di turnazione del personale educativo addetto alla conduzione del servizio, della possibilità di erogare i pasti, delle disponibilità del veicolo attrezzato per i trasporti. Anche mettere insieme le necessità e le aspettative delle famiglie, non è semplice, ma l’impegno di tutti gli attori coinvolti ha permesso questo passo in avanti”.
L’adeguamento in più fasi, necessario per la riattivazione del servizio CSER, già da tempo presente in città, ha richiesto molta disponibilità e impegno ad una lunga filiera: gli utenti e le loro famiglie in primo luogo, l’Ufficio servizi sociali del comune per il necessario coordinamento, l’Asur per permessi relativi a norme igienico-sanitarie e architettoniche, la Pars per il personale addetto a trasporto e attività educativo-ricreative, la Serenissima per l’erogazione dei pasti seguendo norme igieniche e anti-contagio.
Un altro importante piccolo passo in avanti verso la normalità è stato compiuto.
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Era ora.