La presenza sul territorio dei militari del Comando Provinciale di Fermo continua ad essere puntuale anche nel mese di settembre. Terminato il periodo estivo, con il flusso turistico ormai considerevolmente diminuito, non viene meno comunque la necessità di un controllo costante delle principali località fermane e delle primarie vie di comunicazione.
Proprio lungo la costa, di notte, durante la chiusura del tratto autostradale per i noti lavori di adeguamento, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Fermo ha predisposto un dispositivo di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti al casello di Pedaso e lungo tutta la SS 16. Nell’occasione, tra le numerose persone controllate, un cittadino Italiano, conducente di un furgone di un noto corriere di spedizioni, è stato trovato in possesso di un panetto di marijuana compressa di 89.3 grammi.
Considerato il rilevante quantitativo sequestrato, immediatamente comunicato all’Autorità Giudiziaria fermana, la persona è stata denunciata per il reato previsto e punito dall’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti (produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope).
Inoltre, grazie all’incessante attività informativa svolta quotidianamente dai Finanzieri, nel territorio del comune di Altidona una pattuglia del Gruppo di Fermo, con l’ausilio dell’unità cinofila, ha eseguito di iniziativa un servizio antidroga, accedendo nell’abitazione di un cittadino italiano, per eseguire una perquisizione domiciliare.
Le ricerche hanno consentito di rinvenire, all’interno del giardino dell’abitazione, 4 piante di marijuana mature ed un barattolo contenete olio di canapa del peso lordo di 168,60 grammi. Le ulteriori ispezioni, eseguite negli altri locali riconducibili all’uomo, hanno permesso di individuare un’altra pianta di marijuana, oltre a 3,6 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. L’essiccazione delle infiorescenze delle cinque piante avrebbe reso un quantitativo di droga stimabile in circa 2,5 kilogrammi.
Anche in questo caso il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica di Fermo per il reato di cui all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990, che prevede la reclusione da sei a venti anni e la multa da 26.000 a 260.000 euro.
Nel solo mese di settembre le pattuglie impiegate sul territorio fermano hanno controllato 781 autoveicoli e 1151 persone, 13 delle quali trovate in possesso di sostanze stupefacenti, spesso nascoste all’interno di autovetture e rinvenute anche grazie all’importante contributo delle unità cinofile antidroga del Corpo. Tutti i soggetti nella cui disponibilità è stata trovata sostanza stupefacente sono stati segnalati alle Prefetture competenti per territorio.
Il quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità e della salute pubblica ha permesso di impedire l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita avrebbe danneggiato la salute dei consumatori e fatto fruttare guadagni illeciti ai responsabili.
5 commenti
Ultimi giorni per firmare on line la richiesta di referendum sulla cannabis. Si spera che poi i finanzieri si occupino di grandi evasioni internazionali, gestioni fallimentari di banche etc.
E’ il bilancino che l’ha fregato…speriamo nel referendum ma ci credo molto poco… Non ci sono notizie del boicottaggio di 1400 comuni che non fornendo copia dei certificati elettorali e non rispettando la legge (che li obbligherebbe a fornirli entro 48h dalla richiesta) mettono a rischio il referendum stesso. Ci toccherà coltivarci la nostra bella piantina e a nasconderci come topi…quando sarebbero invece la classe politica e la criminalità organizzata a doverlo fare.
Oppure abbiano il coraggio di far estirpare tutti i vigneti responsabili della piaga dell’alcolismo.
La criminalità organizzata continuerà a fare quattrini a palate e le galere continueranno a scoppiare di ladruncoli tossici. Lancerei anche al più presto un referendum per la tutela delle prostitute e la regolamentazione legale della prostituzione.
Ma se sono anche riusciti a far chiudere negozi regolarmente aperti, di cosa stiamo parlando? Qualche timida apertura di legge c’era già stata, vanificata dall’opera delle stesse forze dell’ordine e da sentenze, come al solito, discordanti. Chi non ha ancora firmato lo faccia, oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno, ma dubito che si riesca a ottenere davvero qualche cosa.