Il Comune di Recanati in prima linea nell’incentivo dell’uso del compostaggio domestico, il processo naturale per favorire il recupero e la valorizzazione degli scarti alimentari e del fogliame dei giardini.
“Con l’intento di favorire il recupero e valorizzazione degli scarti alimentari, promuovere l’auto-produzione di compost agricolo e stimolare comportamenti virtuosi da parte dei nostri concittadini, la nostra Amministrazione intende lanciare una campagna di sensibilizzazione sul tema garantendo sconti sulla tassa della Tari a tutti coloro che aderiranno.” Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi
Il compostaggio, sia a livello industriale che di comunità, consente, infatti, di recuperare la sostanza organica presente nei rifiuti solidi urbani (stornando una cospicua quantità di rifiuti, altrimenti destinati alle discariche) per reintegrarla nei terreni, prevenendo i fenomeni di erosione, incrementando la fertilità biologica dei suoli e contribuendo, anche, al ripristino dei siti contaminati da composti tossici.
Grazie al compostaggio si riproducono, in forma controllata e accelerata, i processi naturali che trasformano la sostanza organica in humus. Da tale processo si ottiene il compost, ottimo ammendante per la valorizzazione agronomica dei suoli.
“Tramite un apposito modulo comunale, facilmente reperibile sul nuovo sito internet del comune di Recanati, da inviare telematicamente o presentare di persona all’ufficio tributi, i cittadini proprietari di un orto o di un giardino pertinenziale nella casa di residenza potranno avere lo sconto sulla Tari del 5% nell’anno successivo – ha spiegato l’ Assessore all’Ambiente del Comune di Recanati Michele Moretti – così contribuiremo a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti urbani costituito da scarti organici, eliminando le problematiche che essi costituiscono se inviati alle discariche. Il rifiuto organico che viene trasformato in compost direttamente dove viene prodotto abbatte le emissioni di CO2 e i costi di raccolta e trattamento grazie al riutilizzo sul territorio del compost prodotto e quindi all’eliminazione del relativo trasporto rifiuti su gomma. Con questa iniziativa si vuole incentivare un nuovo approccio di prossimità, che avvicina il luogo di produzione del rifiuto al suo trattamento.”
I composter, questo il nome dei contenitori in plastica e in rete adatti al compostaggio domestico soprattutto per chi abita in case con giardino con quantità di scarti verdi e ramaglia. I composter si possono costruire anche in casa.
4 commenti
Sono anni che ho una compostiera datami gratuitamente dal Comune e non ho più conferito un solo grammo di organico.
Le compostiere del Comune sono poco pratiche perché non hanno lo sportellino alla base per prelevare il terriccio maturo e quando sono piene c’è la parte superiore dei rifiuti ancora indecomposta che non può essere sparsa.
Buona iniziativa. Tra l’altro si potrebbero evitare certi odori nauseabondi che ci ammorbano passando vicino ai raccoglitori stradali dell’umido.
Il Comune su questo problema ha imboccato una buona strada, ma deve percorrerla coerentemente fino in fondo, abbattendo in misura considerevole la tassa rifiuti per chi aderisce. L’abbattimento del 5% è irrisorio.