Sono più brutte le buche sulle strade cittadine o i rattoppi con nero catrame? Il dilemma c’è, almeno a vedere via Santo Stefano, una via divisa a metà con un tratto che più di due anni fa è stato rimesso a nuovo con la messa in posa di sampietrini, e l’altra rimasta dissestata, piena di buche e con toppe dovunque che si rinnovano di anno in anno. E la strada non è una piccola via di periferia poco frequentata ma è l’arteria che, partendo da piazzale Monaldo Leopardi, padre del poeta Giacomo, conduce all’ingresso dell’antico convento delle suore dove si trova l’orto dell’Infinito, la Civica scuola di musica, il Centro Mondiale della Poesia e l’Istituto Professionale Bonifazi.
La pavimentazione della stretta via venne iniziata nell’agosto del 2018, ma ad aprile del 2019 i lavori subirono uno stop, forse per mancanza di fondi. Tutti, però, assicurarono che i lavori sarebbero ripresi nel periodo estivo, quando la scuola era chiusa, per non creare disagi ad alunni e personale scolastico. L’Astea, poi, avrebbe provveduto al completamento dei sotto servizi e della nuova pavimentazione nella parte mancante della via.
Promesse non mantenute perché sono trascorsi più di due anni e si procede ancora per rattoppi, quelle delle nostre nonne sulle calze bucate, magari fatti anche con un filo di colore diverso.
14 commenti
I rattoppi in catrame non saranno molto estetici, ma con le buche ci si può inciampare e fare anche molto male.
Questo commento rappresenta la punta più alta di pensiero possibile dalle nostre parti
Accomunati nella mediocrità amministratori e commentatori.
Migliaia di visitatori passano in quella via e nessuno se ne cura.
Giacomo osserva e si dispera.
Tanto tempo fa c’aveva visto giusto.
Non ti preoccupare poi ci pensano i cittadini di recanati al risarcimento.
Catrame o non catrame e’ sempre una porcheria vedere e passare in questa strada,di non trascurabile importanza, inserita nel percorso/tragitto leopardiano, pavimentata a meta’. Pericolosa per le buche e con le toppe di catrame che saltano via con la prima pioggia.
Nel caso in cui non ci sono più soldi basta fare in tutto quel rimanente tratto di via una semplice gettata di catrame e rena uniforme senza tante toppe, più che soddisfacente.
Di più non si può fare. Accontentatevi. Mica ci siete solo voi.
Il catrame è antiestetico ma è sempre meglio delle buche: questo vale per i residenti. Solo che si tratta di una via in cui passano la maggior parte dei turisti e così messa non è proprio un bel biglietto da visita per gli amanti di Giacomo.
Il catrame (bitume) va benissimo se messo senza rattoppi e senza buche, ritengo anche che la pavimentazione con i sampietrini fatta a suo tempo sia stato un’enorme spreco di soldi per quell’altra parte della via, si poteva anche allora risolverla col catrame.
I turisti devono imparare ad accettare quello che vedono, del resto se vado turista a Roma non mi metto e non devo permettermi di criticare su come vengono tenuti i ruderi del foro romano.
Questa continua litania sul turismo a Recanati è diventata davvero molto nauseante!
Il solito PD disastro distrugge tutto e poi rattoppa.L’Italia è piena di buche sinistre!!!!
La destra, disastro che tutto ha distrutto La sinistra rattoppa le buche destre.
Quindi?
Quindi cosa? Conosci solo questo di vocabolo?
“Quindi” non è un vocabolo è un avverbio. L’avverbio è una parte invariabile della frase che può modificare, armonizzare o determinare un verbo o altro avverbio.
La sinistra, disastro che tutto ha distrutto. La destra dovrà rattoppare le buche sinistre.