Ieri sera si è ricordata in città la Liberazione avvenuta il 1° luglio 1944 quando le truppe polacche insieme agli esploratori del Corpo Italiano di Liberazione entrarono a Recanati dai due estremi
opposti della città, Via Falleroni e Montemorello. Il tradizionale corteo da via 1° luglio è sfilato, con la partecipazione del Concerto Musicale “B. Gigli”, verso Piazza Giacomo Leopardi dove è stato reso omaggio alle lapidi dei caduti. A prendere la parola il sindaco Antonio Bravi e il presidente ANPI Recanati, Sandro Apis. “Abbiamo commemorato insieme la liberazione della Città di Recanati dalla dittatura nazi-fascista, ha detto il sindaco, perché non bisogna dimenticare, perché non debbano più esserci il dominio e la sopraffazione, l’esclusione e la persecuzione”.
Per sabato pomeriggio, invece, alle ore 17,30 è previsto un trekking urbano, con la guida dello storico Matteo Petracci, nei luoghi della città per ripercorrere le azioni e la presenza dei partigiani che operarono nel territorio o che si unirono alle bande del maceratese.
9 commenti
Liberiamo l’Italia e Recanati dal PDisastro
Prima liberiamo il tuo cervello dai bacherozzi!
Giusto ha ragione chiamiamo le truppe alleate anglo americane a farci liberare da questa maledetta UE in cui ci sguazzano bene PD e tutta la sinistra, che ci liberino al più presto.
Occorrerebbe un’altro accordo di Jalta come quello del 45 tra Trump, Putin e Boris Johnson, fotocopia di quello storico che fu tra Roosevelt, Churchill e Stalin.
Questa sinistra ha occupato ogni posto di stato invadendo anche gli spazi dei cittadini.Si dovrebbe liberare l’Italia da questa politica oppressiva
Liberati da chi? Da questi che oggi sono ancor più faziosi e dittatori!
anpi ……………………..i partigiani di oggi apis ( questo manco sa cos’è la guerra o il significato di partigiano) ma l’importante è essere comunista e dire di essere partigiano …………………….ma fatemi il piacere e smettetele di fare tutte queste sceneggiate
A Recanati in quel giorno si riunirono sotto la torre di piazza Leopardi un gruppo abbastanza numeroso di soli uomini , circa 40
Incominciarono a litigare tra loro nel dichiararsi partigiani : te non eri partigiano io invece si , tutti contro tutti , alcuni di loro estrassero la Pistola e spararono dei colpi in aria
IL vociare della “cagnara “e i colpi di pistola fecero si che una camionetta con mitraglia dei liberatori polacchi arrivasse sul posto , spararono in aria tre raffiche di mitraglia e “iPartigiani de Noantri” in tre Secondi fuggirono via veloci in tutte le direzioni !!!!!!!
Esempio significativo del movimento partigiano recanatese !!!!!!
I Partigiani d
Esempio significativo di partigiani recanatesi codardi.
Se fosse stato solo per loro a quest’ora eravamo ancora oggi sotto l’occupazione delle truppe nazifasciste.
Ma questi personaggi che si scagliano contro la Liberazione riusciranno mai a capire che oggi senza alcun rischio loro possono lanciare anatemi di ogni genere contro tutti i partiti democratici,mentre chi ,ai vecchi tempi della dittatura fascista,rivendicava la libertà di esprimersi contro il nazifascismo rischiava il duro carcere o il confino,se non addirittura la fucilazione?Leggere un libro di storia è uno sforzo così insopportabile?