Nulla di fatto all’assemblea del Cosmari che si è tenuta nei giorni scorsi: non c’è l’accordo per il nuovo cda e presidente né per l’individuazione del luogo dove realizzare la nuova discarica provinciale.
Per il cda si tratta di mettere d’accordo centro destra e centro sinistra e al centro del dibattito ci sono due ipotesi: mantenere una gestione unitaria per cui una parte politica nomina il presidente mentre all’altra verrebbe concessa la maggioranza del cda così che ognuno possa controllare l’altro, oppure nominare la governance dell’Ente facendo la fotografia degli attuali schieramenti in provincia che favoriscono nettamente il centro destra.
Resta anche il nodo dell’individuazione del sito per la nuova discarica tenendo ben presente che entro il 31 ottobre dovrà essere dismessa quella del fosso Mabiglia a Cingoli.
Infine, l’impegno del Cosmari è anche per l’attivazione dei green point, cioè luoghi in cui concentrare i cassonetti dove conferire l’immondizia, inserendo la propria tessera sanitaria e premendo il pulsante in base al tipo specifico di rifiuti. Un primo passo verso la cosiddetta “tariffa puntuale” di cui si parla da tanto tempo senza riuscire mai ad applicarla.