Apre il museo della musica e Recanati concretizza l’ultimo dei progetti previsti per la candidatura a capitale della cultura italiana 2018.
Un omaggio vero, concreto, sentito, partito dal basso, dalla storia e dall’esperienza lavorativa di un territorio dove lo strumento musicale è di casa così come la qualità artistica ed una concentrazione incredibile di musicisti.
È un omaggio serio e concreto ai nostri artigiani, alle imprese, ai lavoratori creativi, all’inventiva e al sudore. Quando nel 2017 il sindaco Francesco Fiordomo e la Regione Marche (mettendoci anche le risorse economiche grazie all’impegno del presidente Ceriscioli, dell’assessore Pieroni e del dirigente Orsetti) pensarono a questo percorso avevano chiara la portata dell’iniziativa: non solo il restauro di un edificio malmesso al fianco del teatro (una bruttura, come lo erano il Grottino, i Giardini pubblici e Villa Colloredo abbandonati a se stessi…) ma un progetto culturale e sociale, celebrativo sicuramente (e giustamente) ma proiettato al presente e al futuro, rivolto ai giovani.
Oggi che si concretizza un progetto partito quattro anni fa occorre rendere merito e ringraziare coloro che ne sono stati gli artefici e gli esecutori, dagli amministratori, ai tecnici, alle maestranze e sopratutto agli imprenditori che per la seconda volta applicano l’art bonus a Recanati. Dopo il restauro e l’apertura al pubblico della Torre del Borgo ora gli imprenditori- mecenati sostengono il Museo della Musica.
Come lista civica intendiamo evidenziare l’apporto degli imprenditori del settore e ringraziarli. Ci sono amministratori e cittadini che credono e applicano la concretezza senza la ricerca di un posto al sole, a portata di clic, provando ad oscurare tutto e tutti. Infine, presto il piazzale del teatro e quindi del museo della musica sarà intitolato a Piero Cesanelli. Non può esserci scelta migliore.
Movimento Vivere Recanati