Nel corso dei continui controlli di polizia economico-finanziaria che vengono quotidianamente svolti all’interno del porto di Ancona, i finanzieri della locale Compagnia hanno individuato un autoarticolato, proveniente da Durazzo (Albania) che trasportava un pesante carico di materiale per l’edilizia diretto ad una azienda operante nel settore delle costruzioni di Jesi (An). I militari, insospettiti da un anomalo rigonfiamento del telone nella parte superiore del mezzo, notando che anche un loro cane antidroga che era presente sul posto dava segni di attenzione, hanno proceduto a un controllo approfondito, il quale ha permesso di scoprire, ben nascosti tra una pila e l’altra di differenti blocchi di pietra, cinque clandestini, tutti di nazionalità egiziana, uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni. I successivi accertamenti investigativi, svolti unitamente agli agenti della Polizia di frontiera del capoluogo dorico, hanno permesso di appurare che gli immigrati erano riusciti a squarciare, all’insaputa del conducente del veicolo commerciale, anch’egli originario del Paese delle Aquile, la copertura del camion durante la sosta dello stesso nell’area portuale albanese, senza destare sospetti.
Gli immigrati irregolari, in buone condizioni di salute, sono stati successivamente presi in custodia dalla Polizia di frontiera, che ha proceduto, con la collaborazione degli uomini delle Fiamme Gialle, all’identificazione per l’avvio della procedura di “respingimento”, mediante affidamento al Comandante della nave, in base al Testo unico sull’immigrazione.
Anche in questo periodo, alla vigilia dell’inizio della stagione estiva, il porto marchigiano si conferma importante crocevia del passaggio di merci e viaggiatori, sulle rotte di collegamento con la Grecia, la Croazia e l’Albania.
L’operazione condotta evidenzia la rilevanza della continua azione di sorveglianza dei finanzieri impegnati, nell’intero arco della giornata, nel contrasto agli illeciti economico-finanziari, anche con l’impiego di unità cinofile antidroga e anticontrabbando, in un contesto che rappresenta una importante frontiera marittima internazionale, presidiata congiuntamente alla Polizia di Frontiera, impegnata nel combattere l’immigrazione irregolare e il traffico di migranti.