Nemmeno lo stesso Raffaello le ha mai potute vedere così: tutte insieme, una accanto all’altra. Sono ben 48 le opere del Divin Pittore che si possono ammirare nell’esposizione ‘Raffaello, una mostra impossibile’, inaugurata questo pomeriggio (martedì 1 giugno, ndr) a Loreto dopo un’attesa di quasi sette mesi dovuta all’emergenza pandemica. Un’esposizione che, a dispetto del titolo scelto, diventa possibile, così come lo diventa l’idea di una ripresa della vita sociale e culturale della città mariana in questa stagione estiva appena iniziata. “Con questo evento di altissimo spessore culturale – sottolinea il sindaco Moreno Pieroni – vogliamo dare un segnale concreto di ritorno graduale alla normalità. È un onore ed è anche una grande emozione per noi ospitare questa mostra, promossa dalla Regione Marche, che permetterà ai cittadini e anche a tanti turisti di ammirare i capolavori di Raffaello riletti in questa chiave così particolare”.
La mostra infatti, allestita su progetto di Renato Parascandolo sotto la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, è unica nel suo genere grazie ad una riproduzione tecnologica di forte impatto delle opere del pittore urbinate e riesce a riunire in un unico contesto capolavori che si trovano esposti in 17 diversi Paesi e nei musei più importanti del mondo. “L’arte è bellezza ed è proprio dal bello che oggi vogliamo ripartire avendo la possibilità di poter ammirare una collezione unica nel suo genere come mai avremmo potuto prima – sottolinea Francesca Carli, Assessore alla Cultura del Comune di Loreto – Penso che poter ospitare una mostra così importante nella nostra città sia, oltre che un grande orgoglio, un grande stimolo per avvicinarci di nuovo concretamente alle emozioni che in questo periodo ci sono mancate e conoscere, attraverso il genio di Raffaello, una parte di storia che ci ha reso grandi nel mondo”.
Presenti all’inaugurazione odierna anche l’Arcivescovo di Loreto, monsignor Fabio Dal Cin e l’Assessore Regionale alla Cultura, Giorgia Latini, che ha sottolineato l’importanza di questo evento che segna finalmente la ripresa degli eventi culturali e dell’apertura dei luoghi della Cultura: ‘I nostri musei e le nostre mostre sono stati chiusi per troppo tempo – ha detto Latini – per questo è davvero bellissimo essere qui oggi. Questa è una grande mostra, che inorgoglisce la nostra Regione e che, ora che si torna a vivere l’arte e la cultura dal vivo sarà una grande opportunità anche di richiamo turistico. Sono anche certa che, per l’utilizzo straordinario della tecnica digitale saprà affascinare anche i più giovani’. La mostra resterà aperta dal 2 giugno al 15 settembre.
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