Stefano Miccini, consigliere comunale con delega all’agricoltura, ai microfoni di Radio Erre affronta la problematica che in questi mesi sta creando non pochi problemi agli agricoltori della zona, specie della vallata fra Recanati, Loreto e Porto Recanati, a partire da Sant’Agostino e Chiarino. Specie la mattina, infatti, nelle aree seminate proprio in questi giorni a girasole si raccolgono migliaia di piccioni che in poco tempo riescono a beccare gran parte dei primi baccelli spuntati della piantina. Un problema quest’anno aggravato anche dalla siccità. “La piantina del girasole, il cui seme viene seminato ad una profondità minima, 5/6 millimetri dentro la terra, spiega Miccini, emerge dal terreno nel giro di 5/6 giorni. Se ci fosse stata una stagione più umida la piantina avrebbe avuto meno difficoltà ad emergere perché il piccione lo mangia quando esce fuori il primo peduncolo che viene avvistato immediatamente. E così è facile per lui tirare fuori dalla terra il seme per mangiarselo. Se il girasole ha fatto già due foglioline il piccione non lo becca più perché il seme è già spaccato e per lui non è più appetibile”.
Oltre il girasole, quali sono i semi più appetibili per i piccioni?
il cece e il pisello. Ad esempio il sorgo no, seppure faccia parte del suo cibo, poichè si semina a profondità maggiori nella terra ed è, quindi, molto più difficoltoso per il piccione andare a beccarlo. Quindi tutto è determinato dalla profondità della semina e dal tempo di germogliamento ed emersione della pianta.
Che cosa si può fare?
L’agricoltore può fare una segnalazione tramite la propria organizzazione alla Guardia Provinciale (gli agenti tecnici dell’assessorato Caccia e Pesca) che va a verificare la situazione. Se l’agricoltore è un cacciatore ed è in regola con tutte le norme sulla licenza di caccia è autorizzato dalla Guardia provinciale, sul territorio della propria azienda, a fare degli abbattimenti dei piccioni, anche fuori dai periodi di caccia autorizzati e a fine giornata deve fare la segnalazione di quanti animali ha abbattuto.
Chi risarcisce i danni all’agricoltore?
La regione mette a disposizione dei fondi per il ripristino delle doppie semine ma sono irrisori c non risolvono il problema. L’agricoltore non vuole essere danneggiato più che risarcito, vuol fare il proprio lavoro. Quando uno fa la segnalazione questa arriva alla Guardia Provinciale e all’ambito di caccia del presidio di competenza, noi abbiamo l’ATC 2 di San Severino. Da qui l’agricoltore può fare richiesta di contributo per le semine.
Che cosa può fare l’Amministrazione?
Abbiamo predisposto (e approvato ieri sera in Consiglio comunale, ndr.) il regolamento per il benessere degli animali dove all’articolo 46 è stato vietato di dare cibo ai colombi perché gli facciamo del male se lo facciamo proliferare troppo. Anche la Lipu dice che un sistema per limitare la proliferazione è proprio limitare il cibo a loro disposizione. Agli animali dobbiamo voler bene.
8 commenti
Intervento utile e opportuno. Ma per i piccioni del centro abitato?
A me è sembrato il contrario a parole siamo tutti buoni, ci vogliono le soluzioni che risolvono i problemi non girare intorno come trottole proponendo soluzioni fasulle. Purtroppo non ha i poteri le decisioni devono arrivare dai piani “alti”. Servono degli abbattimenti controllati come si fanno per i cinghiali, e sterilizzare i piccioni come fanno numerosi comuni tramite mangime.
Questa Amministrazione, stavolta per bocca del consigliere Miccini, prende atto che il problema esiste ma poi teorizza il fatto che a provvedere debbano essere i cittadini in prima persona, in campagna sparando ai volatili con i loro schioppi, in città evitando di dare loro da mangiare. Le soluzioni sono altre e i provvedimenti vanni presi dalla Amministrazione, altro che chiacchiere.
Il mangime sterilizzante ha un problema e cioè che può essere mangiato anche da altri volatili che non hanno certo bisogno di essere sterilizzati. È per questo che praticamente non viene quasi più usato.
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Questo consigliere se vuole aiutare veramente l’agricoltura si dovrebbe occupare di trovare fondi e fare progetti seri intercettando fondi europei e regionali altro che parlare di uccelli e piccioni. Che delusione
Sono d’accordo con l’anonimo del 30/04 ore 14.06. Intervento imbarazzante.
Il consigliere Miccini, funzionario della più potente organizzazione professionale agricola nazionale, a livello locale ha portati parecchi voti alla lista nella quale è risultato il più votato. Molti dei suoi elettori non avrebbero votato quella lista neanche morti se non ci fosse stata la speranza di avere nell’amministrazione una persona preparata e corretta capace di portare le istanze del mondo rurale in una amministrazione piuttosto…….pindarica. Capisco che sia difficile per una matricola navigare fra vecchi volponi ma ci aspettavamo una maggiore grinta.